Il Segretario generale sulla questione del rinnovo dei contratti

Il rinnovo dei contratti del pubblico impiego non può essere oggetto di contrattazioni frettolose, né tantomeno essere condizionato dalla Sentenza della Corte Costituzionale, che ha parzialmente bocciato la Legge Delega Madia sulla riforma della PA.

E’ da 7 anni che attendiamo una soluzione congrua, ma soprattutto in epoche recenti abbiamo dovuto assistere a ripetuti rinvii della trattativa coi sindacati, probabilmente sempre a causa della difficoltà di trovare la necessaria copertura finanziaria.

Ora, all’improvviso – e guarda caso proprio a ridosso del voto referendario – il premier è intervenuto a gamba tesa, sconfessando le perplessità manifestate dalla Ministra Madia sulla possibilità di un rinnovo in tempi brevi, proprio a causa della Sentenza di cui sopra, prospettando soluzioni che ricalcano grossolanamente quelle adottate per il contratto dei metalmeccanici, ma che già ad una prima analisi destano non poche perplessità.

Il tanto decantato aumento di 85 euro in busta paga, che comunque non scatterà prima di dicembre 2017, è solo uno specchietto per le allodole, in quanto:

  • non recupera l’inflazione e quindi non è sufficiente a coprire le perdite subite dai lavoratori, in termini di potere d’acquisto, in questi 7 anni di attesa;
  • per molti lavoratori, tale aumento potrebbe comportare il superamento della soglia reddituale che dà diritto al bonus degli 80 euro;
  • oltretutto, la quota di 85 euro non si applica uniformemente a tutti i lavoratori, ma è da considerarsi “media”, che aiuta i redditi genericamente più bassi, invece di agevolare espressamente quelli minimi;
  • vi è poi la questione del personale della Scuola, che sembrerebbe rimanere escluso in quanto inquadrato dalle norme sulla Buona Scuola, che non rientra nella sfera della Legge Madia;
  • molto preoccupante è altresì il problema della copertura finanziaria: il reperimento delle risorse necessarie richiederà uno sforzo ben superiore agli stanziamenti previsti in Stabilità, perciò si teme che, successivamente, possano scattare dei meccanismi di recupero che vadano sempre a danno dei lavoratori.

CSA RAL non condivide assolutamente le linee sulle quali il governo si è orientato, non per offrire un reale sostegno al personale del settore pubblico, bensì per cercare di rabbonire i sindacati e tentare una disperata azione di condizionamento del voto referendario del 4 dicembre.

CSA RAL ha da tempo dato mandato alla Confederazione di portare avanti una trattativa concreta, seria e credibile, che rifugga da palliativi di qualsiasi genere e si orienti invece verso un rinnovo contrattuale che possa dare benefici reali ed incondizionati ai lavoratori e alle lavoratrici, nonché alle loro famiglie. Tanto che nell’incontro di ieri delle nostre Delegazioni abbiamo assunto una posizione chiara, che troverete nell’allegato documento ufficiale della nostra Confederazione.

Auspico che le famose, storiche Organizzazioni Confederali assumano una volta e per sempre, in modo responsabile e senza convincimenti politici, la posizione di un NO deciso alla scandalosa e pretestuosa proposta in oggetto.

Non tenendo solo conto delle vere esigenze di questo momento dei lavoratori del pubblico impiego e in special modo di quelli degli enti locali – che vedono negarsi, insieme agli altri, da ben 7 anni il Contratto Nazionale – il Governo vorrebbe assegnare loro una miseria simile, che non coprirebbe nemmeno la vacanza contrattuale!

In conclusione, ribadisco che saremo vigili e che continueremo senza sosta a confrontare la nostra posizione sui tavoli contrattuali.




Verso il voto del 4 dicembre: l’appello del Segretario Generale

Avvicinandoci al voto sulla riforma costituzionale, le incertezze sono ancora notevoli e tanti sono i dubbi su quello che potrà essere, di conseguenza, il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici e degli enti e delle aziende di cui fanno parte.

Tutto ciò è dovuto soprattutto alle tante, discordanti, se non addirittura contraddittorie dichiarazioni fatte in questi giorni dai politici che hanno partecipato al dibattito sul Si e sul NO alla riforma.

Ma l’aspetto più stridente, e paradossale, di tutta la vicenda è che a portare avanti questa riforma è stato un governo che non è mai stato accreditato dal popolo italiano. Un governo che in questi anni nulla ha fatto per evitare che il lavoro regredisse sempre di più, per favorire quel ricambio generazionale che sarebbe indispensabile per dare una maggiore efficienza ed efficacia all’operato degli enti, che comunque, pur tra mille difficoltà, sono riusciti a garantire un’occupazione concreta.

Tutti insieme, dobbiamo ostacolare le scelte sbagliate che si vogliono imporre in questo momento, le quali, se dovessero passare, non potranno assicurare il soddisfacimento dei principi che questa organizzazione porta avanti da sempre. In primis, la salvaguardia di ogni lavoratore e la garanzia occupazionale per i giovani.

Ma la cosa che più ci preoccupa è che oggi, chi dice di voler cambiare l’Italia continua a tenerci in una situazione di stallo, bloccando una apertura contrattuale in un modo che mai si è verificato nella storia del nostro Paese.

In definitiva, le sorti dei lavoratori e delle loro famiglie sono in mano a personaggi che non sono in grado di dar loro alcuna certezza, né in questa fase storica né tantomeno in chiave futura. E questo ci induce a pensare che non vi sia alcuno spiraglio che possa indurci a cambiare idea.

Pertanto, invito tutti ad andare a votare per un NO secco alla riforma, ribadendo che la nostra non è una scelta politica, ma una condivisione di esigenze ben valutate da tutti noi.

A prescindere da quello che sarà l’esito del voto, la nostra Organizzazione continuerà a fare muro contro chiunque voglia abolire la democrazia in questo Paese, e a svolgere il proprio ruolo con un solo obiettivo primario: salvaguardare i lavoratori, le famiglie e i giovani di questo Paese.

Francesco Garofalo




Garofalo: siamo dalla parte della politica sana, che dia certezze ai lavoratori

Proponiamo alcuni passaggi dell’intervento del Segretario generale Francesco Garofalo al Convegno di Napoli del 7 novembre, che ci avvicinano al voto del 4 dicembre con grandi motivazioni e con la volontà di contribuire a dare una reale svolta al nostro Paese. Votare NO per rivendicare la nostra dignità, per far sì che la nostra voce non sia soffocata, per esaltare i grandi valori della Costituzione vigente, per non essere più cinghia di trasmissione della politica. NO al “partito unico della nazione”! NO al sindacato unico!

VIDEO 1° PARTE       http://bit.ly/2fEvzfh

VIDEO 2° PARTE      http://bit.ly/2fodtNC

VIDEO 3° PARTE      http://bit.ly/2gAr9dF

VIDEO 4° PARTE      http://bit.ly/2fEtEHW

 

Voglio ringraziare tutte quelle Delegazioni che hanno voluto presentare i propri uomini in questa sede perdare forza a quelle che sono le nostre idee, quelle di un sindacato libero che si sente vicino alla politica sana. Ed è per questo che mi pregio di stare vicino al Sindaco De Magistris. Voglio ascoltare dalla sua voce quello che sarà la strada che in futuro intende percorrere insieme ai lavoratori e insieme a noi. Non vogliamo più essere cinghia di trasmissione, ma applicare la Costituzione, quella che nessuno in questo paese ha mai applicato. C’è un passaggio preciso della Costituzione che dice: i lavoratori vivono la vita dell’azienda e ne prendono i ricavati; nessuno mai ha applicato questo!

Noi siamo costretti a muoverci in uno scenario politico che è proprio smarrito, non ha la cognizione di dove sta andando. E si stanno presentando problemi di una gravità unica.

Non è possibile che per avere un contratto nazionale, qualcuno stia pensando di fare il partito della nazione, di fare un unico partito con un unico sindacato. Su questo non ci stiamo. Siamo un sindacato fortemente in crescita, che rappresenta tutta l’Italia. E per questo non possiamo permettere che il silenzio degli altri sia la nostra distruzione. Non accetterempo piiù silenzi da chi ci deve difendere. Siamo qua per difendere solo questo: i lavoratori e i giovani, affinchè in futuro abbiano possibilità di collocamento.

Lo voglio dire nella mia città, che ho lasciato 15 anni fa. L’ho lasciata che c’era un sindacato forte, vicino ai lavoratori. Ora mi trovo a constatare che il sindacato non c’è più a Napoli, perchè era orientato fare altre cose. Il nostro sindacato non ha alcun legame politico, ma è dalla parte di quella politica che di mostra di essere realmente dalla parte dei lavoratori.

Mi rivolgono al Sindaco, che  dovrà essere il faro di tutta la Regione; le ideologie vanno messe da parte da chi vuole negare quello che è un pezzo importante del nostro paese, che ha bisogno di una politica diversa. Un politica che dia certezze ai lavoratori e che metta a disposizione i propri valori autentici, senza condizionamenti.

Noi abbiamo messo in campo noi stessi, la nostra storia politica. Ognuno di noi svolge il proprio ruolo. Tu, Luigi De Magistris, come noi sei amante del popolo, della piazza e lo hai fatto quando qualcuno ha cercato di minarti. E noi come te  siamo uomini liberi, vogliamo far apparire la nostra dignità.

Quando sono andato via da Napoli, c’era disagio nei sindacati autonomi, c’erano sindacati che stavano firmando contratti al buio, none rano propositivi, non davano proposto. Perciò ho dovuto lottare per creare un sindacato moderno, propositivo, che sia all’altezza della situazione.

Oggi il fatto di non schierarsi, di nascondersi lasciando le platee al proprio destino, non ci piace. E voglio ringraziare il Prof.Coco, i miei collaboratori, le mie Segreterie  che stanno dimostrando la capacità di essere propositivi e di esaltare la dignità dei lavoratori. Noin vogliamo poter dire la nostra, di lanciare da qui un nuovo messaggio.

In questo momento il sindacato sta attraversando un momento difficile, perchè Renzi sta cercando di sostituirsi al sindacato, e noi non lo faremo passare. Quello di Napoli sarà uno dei momenti storici della nostra azione quotidiana. Dobbiamo dare concretezza alle nostre proposte e risposte ai lavoratori. E invito i dirigenti delle aziende private, dei comuni, perchè siano attenti a queste cose.




L’intervento di De Magistris al Convegno di Napoli

Cliccare sul seguente link per visualizzare la registrazione dell’intervento del Sindaco di Napoli De Magistris al Convegno indetto da CSA e FIADEL a Napoli il 7 novembre u.s.

 

http://bit.ly/2eWsAh7

 




Lettera aperta del Segretario Generale Francesco Garofalo

LETTERA APERTA A TUTTI I LAVORATORI E LAVORATRICI DEI COMUNI, DELLE PROVINCIE, DELLE REGIONI ITALIANE E DELLE AZIENDE PARTECIPATE

 

Dopo lo strepitoso successo del Convegno indetto da CSA e FIADEL a Napoli il 7 novembre u.s., mi pregio esternarVi – come già annunciato – la vicinanza delle nostre OO.SS e di tutti i rispettivi dirigenti che mi onoro di rappresentare.

Un ringraziamento particolare vorrei dedicarlo ai colleghi che da anni non vedevo e che, nell’occasione, ho avuto il modo di riabbracciare, condividendo con loro questo importante momento di vita sindacale.

Inoltre, vi informo che CSA e FIADEL, sempre più strettamente uniti, non violeranno le sacrosante aspettative dei lavoratori di tutti i comparti, affinchè nel futuro abbiano un vero sostegno nelle problematiche che ormai da troppi anni non trovano soluzione.

L’impegno mio personale e della mia dirigenza sarà quello di avere un movimento sindacale libero e incisivo a difesa dei diritti e delle prerogative dei lavoratori che rappresentiamo.

InformandoVi che le nostre OO.SS. costituiscono un unico movimento sindacale rappresentativo nello scenario delle Funzioni Locali e dell’Igiene Ambientale, e pertanto di tutte le categorie presenti nell’ente locale, Vi comunico che la nostra struttura è composta da numerosi Dipartimenti – Polizia Locale, Quadri, Tecnici, Precari, Scuola, Sanità, Regioni, Camere di Commercio, Pari Opportunità, Amministrativi, Categorie Operaie, Assistenti Sociali, ecc. – che operano sia a livello nazionale che locale, e dalle Federazioni storiche di categoria, coi relativi Segretari Nazionali, oggi divenuti responsabili di Dipartimento, in base alle proprie specificità.

Per quanto riguarda Fiadel – sigla fortemente rappresentativa nelle aziende partecipate pubbliche e private, sia nei singoli ambiti territoriali che a livello nazionale – che ritengo ben guidate dai dirigenti provinciali e regionali, la prospettiva è quella di continuare a sostenere con gran forza il mantenimento delle aziende, evitando che nel futuro possa concretizzarsi lo spettro del Jobs Act.

Tutti i lavoratori sono esortati a portare le proprie rivendicazioni e le proprie istanze attraverso i canali territoriali e nazionale, per affrontare insieme tutto quello che fino ad oggi non è stato garantito.

Nella già definita piattaforma enti locali – presentata prima del blocco contrattuale, e che ora dovrà essere aggiornata in base ai mutamenti e alle esigenze intervenuti nel frattempo – riteniamo ancora una volta di dover mettere al centro la rivendicazione del ruolo dei lavoratori e delle lavoratrici, che attraverso i suddetti Dipartimenti possono vivere le scelte fatte dall’Organizzazione.

La nostra azione sarà sempre quella di salvaguardare gli enti e le aziende pubbliche e private e  le relative Funzioni, e di metterci al fianco della politica sana, che vorrà dare un futuro ai giovani di questo Paese e favorire il ricambio generazionale dei lavoratori, di modo che gli enti e le aziende medesimi possano  mantenere la massima efficienza.

Ai non iscritti rivolgo l’invito di unirsi alla nostra lotta. Noi siamo lieti di poter accogliere tutti coloro che vorranno partecipare alla vita dell’Organizzazione e chi è interessato a svolgere ruoli sindacali può contattale le nostre strutture territoriali.




Guida Ragionata alla Riforma Costituzionale

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GUIDA RAGIONATA ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE

 

Opera edita da CSA Regioni Autonomie Locali

A cura del prof. Avv. Nicola Coco (Responsabile Ufficio Legislativo CSA)

Prefazione di Francesco Garofalo (Segretario Generale CSA e FIADEL)

Pubblicazione fuori commercio – Distribuita dalla Segreteria Generale CSA RAL su contributo volontario

 

La “Guida ragionata alla riforma costituzionale” è un’opera realizzata dall’Ufficio Legislativo di CSA Regioni Autonomie Locali e FIADEL, nella prospettiva del referendum che si terrà il 4 dicembre p.v.

Si tratta di un volumetto che tende a colmare quella che, fino ad oggi, è stata una grave lacuna di tutti i dibattiti che si sono sviluppati attorno all’argomento, ovvero l’assoluta mancanza di una riflessione sulle  ricadute della riforma – e delle varie leggi che l’hanno preceduta – sul mondo del lavoro ed in particolare sull’impiego locale pubblico e privato.

 

Infatti, uno dei punti più critici ed allarmanti della riforma è rappresentato dal Titolo V, che contiene tutta una serie di disposizioni volte a svuotare le Regioni delle loro prerogative attuali, aprendo scenari apocalittici di licenziamenti in massa, nell’ordine di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici.

Ma la Guida affronta anche altri profili, non meno inquietanti, del c.d. Decreto Renzi/Boschi: attraverso un lungo lavoro di indagine storica, emerge che la gran parte delle “innovazioni” legislative – da quella elettorale alla ristrutturazione del Senato, alle “corsie” preferenziali per i disegni di legge governativi, ecc. – altro non sono che la riproposizione, addirittura in fotocopia, di passate (e non troppo democratiche) forme di “governabilità, aventi per principio basilare l’egemonia del Potere Esecutivo e per dottrina la concentrazione di tutte le funzioni decisionali.

La scelta per il NO che apre e conclude il testo della Guida è, dunque, saldamente motivata dal trovarsi dinnanzi ad una gigantesca riforma strutturale dello Stato, che rappresenta un vero e proprio attacco alla democrazia e ai diritti del lavoratori, senza dare alcun evidente vantaggio né in termini di risparmio economico né di snellimenti di tipo burocratico.

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Prof. Avv. Nicola Coco – Ha insegnato al Dipartimento di Scienza Giuridiche dell’Università di Roma – La Sapienza, Criminologia e Procedura Penale, ed è stato altresì docente di Istituzioni di Diritto Pubblico alla Scuola di Specializzazione di Medicina Legale presso la stessa Università. Attualmente è responsabile nazionale dell’Ufficio Legislativo CSA.




L’articolo del Il Mattino sul Convegno di Napoli

Pubblichiamo la riproduzione dell’articolo sul Convegno di Napoli scritto da Pierluigi Frattasi, uscito nell’edizione di ieri de Il Mattino

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Il post di De Magistris sulla sua pagina facebook

Il Sindaco De Magistris, subito dopo aver partecipato al Convegno del 7 novembre, ha postato un commento, corredato di foto, sulla sua pagina facebook istituzionale.

https://www.facebook.com/sindacopernapoli/?fref=ts

 




Convegno di Napoli: i ringraziamenti del Segretario Generale Francesco Garofalo

napoli3All’indomani del Convegno tenutosi a Napoli, è con grande piacere che rivolgo a tutte le strutture che vi hanno partecipato, unitamente ai lavoratori e alle lavoratrici, il mio più vivo ringraziamento, perché in tal modo hanno permesso all’evento di acquisire i massimi significati politico-sindacali, e di dimostrare la nostra unità e vera forza al Sindaco De Magistris e al Vicesindaco Del Giudice, che ci hanno onorati della loro presenza.

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Il mio ringraziamento si estende, naturalmente, ai dirigenti, ai lavoratori e alle lavoratrici del Comune di Napoli e dei Comuni limitrofi e ai dirigenti delle aziende partecipate, che in tal modo ulteriormente avvalorato l’importanza del Convegno e della nostra organizzazione completa CSA e FIADEL.

Il principale messaggio, mio e del Sindaco De Magistris, è stato il lancio e la condivisione del progetto di un sindacato libero e di una politica sana che è a favore dei lavoratori e delle lavoratrici, che in questo Paese rappresentano il vero “partito unico della nazione”.napoli10

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Inoltre, ho ribadito con forza che non ci scalfisce minimamente il silenzio delle altre OO.SS. sulle questioni che riguardano il nostro ruolo di organizzazione sindacale, che ha come unico obiettivo la salvaguardia e il mantenimento delle aziende pubbliche e private e dei lavoratori delle Funzioni Locali – che vedono negato il rinnovo del contratto da molti anni –e dell’Igiene Ambientale, il cui contratto nazionale è sì giunto a compimento eliminando il pericolo del Jobs Act, ma tale traguardo è solo temporaneo in quanto il Jobs Act 2 recentemente promulgato può pregiudicare ancora di più il mantenimento occupazionale dei rispettivi lavoratori.

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Quindi, ho insistito sulla necessità di giungere al più presto al rinnovo dei Contratto Nazionale, considerando che quelli in essere impediscono ai lavoratore di avere una propria dignità, e pregiudicano la capacità delle famiglie italiane ad arrivare a fine mese.napoli6

Pertanto, con grande fermezza confermo il nostro NO alla riforma costituzionale, perché svilisce la centralità del nostro lavoro nel corretto andamento dei servizi resi dalle amministrazioni ai cittadini italiani.

CONTINUIAMO IL PERCORSO VERSO LA STORIA!

 

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De Magistris: “Votare No alla riforma per difendere la nostra Costituzione, la più bella del mondo”

Grande partecipazione al Convegno organizzato da CSA e FIADEL a Napoli, apertosi con l’intervento del Sindaco De Magistrs, che ha strappato applausi a scena aperta, elogiando l’operato delle nostre OO.SS. ed in particolare il Segretario Generale Francesco Garofalo e il Segretario Regionale FIADEL Vittorio D’Albero. Ai lavori è intervenuto anche il Vicesindaco Raffaele Del Giudice.

COMUNICATO STAMPA

“Accolgo con soddisfazione lo schieramento per il NO alla riforma costituzionale da parte di CSA e FIADEL, organizzazioni sindacali per le quali ho grande stima, per l’ottimo lavoro che hanno svolto in questi anni a Napoli. Ogni cittadino è una repubblica, e per questo ha il diritto e il dovere di andare a votare. E votare NO significa difendere quella che è la più bella Costituzione del mondo da chi vuole svilirla accentrando in sé tutti i poteri. Questa riforma, infatti, non ha alcun aspetto positivo né per la nazione, né per i cittadini, né per i lavoratori, i quali ultimi sono già stati penalizzati dal Jobs Act e dalla Legge Madia.  Se davvero si voleva puntare al risparmio economico, allo snellimento delle procedure legislative, ad una riorganizzazione coerente del territorio, bisognava seguire ben altre strade, nel rispetto dei valori civili e domacratici.”

Parole che il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha pronunciato oggi al convengo “La riforma costituzionale, un attacco alla democrazia e ai diritti dei lavoratori”, indetto da CSA e FIADEL, unici sindacati autonomi rappresentativi negli enti e nelle aziende delle Funzioni Locali e dell’Igiene Ambientale, per diffondere la propria posizione per il NO alla riforma costituzionale.

“Napoli è un polo importante per la nostra organizzazione – ha affermato il Segretario Generale CSA e FIADEL Francesco Garofalo – e il Sindaco De Magistris, con la sua partecipazione al convegno, ha voluto far sentire la propria voce a fianco delle nostre OO.SS. e di tutti i lavoratori, che hanno bisogno di certezze vere e diritti tutelati.”

Lo schieramento per il No non ha alcun risvolto politico per CSA e FIADEL: “Non ci interessa salire sul carro di quelli che vogliono stroncare il decreto Renzi/Boschi per dare una spallata definitiva al Premier”, ha dichiarato Garofalo. “Noi chiediamo garanzie per i lavoratori e le lavoratrici delle Regioni e del settore privato, e una chiara definizione delle azioni che gli Enti dovranno mettere in atto per mantenerne lo stato occupazionale”.

Ma questa battaglia – ha detto il Segretario Generale – è volta anche evitare l’instaurazione di un “partito unico della nazione”, che nasce dall’ambizione di diventare l’unico partito di riferimento. “Se questa è la strada – ha aggiunto – non mi sorprenderebbe che si arrivasse anche a un “sindacato unico della nazione”, distruggendo la democrazia e il pluralismo sindacale”.

Inoltre, il massimo esponente di CSA e FIADEL chiede la salvaguardia del Contratto Nazionale di Lavoro: “ci opporremo ad oltranza contro soluzioni, come quelle già prefiguratesi, che creino disomogeneità fra le varie categorie di lavoratori, privandoli delle garanzie basilari. E continueremo a prendere le distanze dalle logiche precostituite da altre OO.SS., le quali in questi anni hanno accettato supinamente le linee politiche dei governi che si sono succeduti, sminuendo il ruolo e la centralità del sindacato, quale istituzione”.

Il prof. Nicola Coco, responsabile dell’Ufficio Legislativo CSA/FIADEL e autore della “Guida ragionata alla Riforma Costituzionale” presentata nel corso del Convegno, ha rafforzato i principi espressi da Garofalo, mettendo in evidenza punti estremamente rilevanti della riforma costituzionale a cui, fino ad ora, non è stata data la dovuta attenzione dai media e dai dibattiti referendari, come le radici storiche delle riforme di Renzi e lo stravolgimento del ruolo delle autonomie locali.

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