25 novembre: Giornata Mondiale contro la violenza sulle Donne
COMUNICATO
CSA Regioni Autonomie Locali e FIADEL, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, promuovono una serie di iniziative sul territorio nazionale, in ricordo e a condanna alle tante violenze che si praticano quotidianamente.
A tal proposito viene adottato uno slogan che meglio interpreta il nostro pensiero:
“La violenza non è forza , ma debolezza, né mai può essere creatrice di cosa alcuna, ma soltanto distruggerla.”
(Benedetto Croce)
E’ vergognoso che in una società civile e moderna come la nostra, il fenomeno della violenza sulle donne, invece di regredire, si amplia di giorno in giorno. L’aumento dei casi e l’alto numero delle morti (149 nel 2016) deve far riflettere in primo luogo le istituzioni, nonostante nel 2015 sia stato adottato il “Piano Straordinario contro la violenza sessuale e di genere” previsto dalla legge contro il femminicidio del 2013.
Ancor oggi manca, sul piano sociale, un reale interesse a contrastare il fenomeno, mentre del tutto lacunosa è la formazione nelle scuole e nelle università. Peggio ancora è considerare che la magistratura, i commissariati e soprattutto le aule dei tribunali mettono spesso in discussione la parola delle donne vittime di violenza (oltre la metà dei casi viene puntualmente archiviato), tanto che 8 donne su 10 rinunciano alla denuncia.
Infatti, molte sopravvissute ai tentativi di omicidio da parte del partner denunciano che per uscire dal tunnel della violenza sono entrate in un altro tunnel, quello della giustizia italiana, dove hanno faticato per essere credute e protette: vite stravolte, senza mai potersi mettere al sicuro da chi ne minaccia l’esistenza.
Il Piano Straordinario varato del Governo Renzi, sin dall’inizio criticato dalle organizzazioni interessate si è rivelato alla prova dei fatti inefficace se non addirittura nocivo. Di particolare rilievo è il fatto che esso non solo si basa su una confusa “governance multilivello”, ma pone considerevoli problemi giuridici di coordinamento a livello locale – vanificando il funzionamento delle reti territoriali già esistenti, indispensabili per una adeguata protezione e sostegno alle donne – e inoltre frammenta in maniera disorganica la distribuzione delle risorse.
Pertanto, è diventata ormai pressante la necessità di dar vita ad un cambiamento sostanziale dei metodi di tutela e assistenza.
Alla luce di tutte queste considerazioni, il CSA RAL e la FIADEL, con tutte le loro Strutture, vogliono offrire il proprio contributo al sostegno della causa delle donne vittime di violenza.
In proposito, seguiranno indicazioni organizzative sugli eventi predisposti.
Il Segretario Generale
Francesco Garofalo