Il TAR Puglia boccia la delibera che ampliava le funzioni della Polizia Locale
A seguito di un ricorso presentato al TAR di Lecce dall’ex comandante della Polizia Locale, nostro iscritto, è stata annullata la delibera della Giunta comunale del 2 agosto 2017 che conferiva al Corpo molti compiti aggiuntivi, non previsti dalla legge. In particolare, si tratta di “funzioni di amministrazione attiva consistenti nell’adozione di provvedimenti consistenti autorizzazioni e concessioni. In sostanza, il Tribunale contesta il fatto che il Regolamento comunale ha creato una sovrapposizione illegittima fra mansioni gestionali/amministrative e di vigilanza/controllo, finendo col costringere la Polizia Locale alla duplice, incompatibile funzione di controllore e controllato.
Rimandando gli ulteriori dettagli alla lettura della Sentenza del Tar Puglia, si sottolinea il fatto che tutta la vicenda giudiziaria, facilmente evitabile se solo si fossero rispettate le leggi, che devono essere ben note all’Amministrazione, è venuta a costare al Comune circa 14mila euro, ai quali se ne sommeranno altre migliaia qualora esso decida di ricorrere al Consiglio di Stato. Soldi che, quasi superfluo dirlo, vengono sottratti ai cittadini!
Oltre a ciò, il CSA Lecce stigmatizza le varie vessazioni subite dall’ormai ex comandante, proprio in conseguenza alla sua coraggiosa azione, che ne hanno pregiudicato la professionalità e la posizione acquisita.
Naturalmente, il CSA Lecce non ne fa una questione politica, e quindi non si associa alla richiesta avanzata dalla minoranza consiliare al Sindaco di dimettersi. D’altra parte, ritiene che, di fronte alla clamorosa gaffe commessa dalla Giunta di emanare un Regolamento così palesemente illegittimo, ci si debba interrogare sulla preparazione e la qualità dei funzionari preposti, senza con questo mettere in discussione la loro buona fede.