Commissione Paritetica: i dettagli sulla riunione del 13 novembre
La riunione tenutasi ieri della Commissione Paritetica per la classificazione del personale è stata la prima alla presenza del nuovo Presidente ARAN Antonio Naddeo. Il quale ha comunicato che nel prossimo incontro – da tenersi presumibilmente entro la prima decade di dicembre – l’Agenzia presenterà un documento di ipotesi di classificazione che recepirà anche le proposte presentate dalle OO.SS. del comparto.
Siamo dunque in dirittura di arrivo di un lavoro che, come ha sottolineato Naddeo, non può portare ad alcunchè di definitivo dal punto di vista contrattuale, ma d’altro canto può essere certamente di aiuto per la predisposizione dell’atto di indirizzo a cui dovrà ispirarsi la prossima tornata contrattuale.
Come al solito, è necessario giungere ad una proposta non solo condivisa, ma soprattutto in linea con le immancabili carenze di bilancio, altrimenti rischia di diventare insostenibile.
Su alcuni aspetti, comunque, vi è una condivisione generale, quali: il definitivo superamento della categoria A, il mantenimento del doppio accesso in categoria B1/B3, lo sblocco delle posizioni verticali (attraverso modifiche alle leggi in vigore) e, ancor di più, concentrarsi sul riposizionamento delle varie figure professionali specifiche (quali polizia locale e provinciale, avvocati, giornalisti, ingegneri, educatori scolastici, ecc.) sulla base delle competenze, di modo che il professionista inquadrato nella P.A. abbia prospettive reali di sviluppo professionale ed economico.
Ad avviso del Presidente ARAN, comunque, bisogna prima capire il modello da applicare e poi valutare le situazioni che restano al di fuori, per cercare le soluzioni più idonee, tenendo presenti le norme in vigore, le risorse stanziate, i dati acquisiti, così da evitare che poi il Comitato di Settore possa esprimere parere contrario alla proposta che scaturirà dalla Commissione.
Il Segretario Generale CSA Francesco Garofalo, nel precisare che il documento presentato nella precedente riunione della Commissione dal Sindacato non aveva certo la pretesa di incidere sulla futura contrattazione, ma soltanto l’obiettivo di dare qualche indicazione sullo status quo dell’impiego nelle Funzioni Locali, dovendo pur sempre far fronte alla mancanza di risorse.
Sta di fatto che nei lunghi anni di vacanza contrattuale, ha aggiunto il Segretario, molti enti hanno creato delle situazioni limite, soprattutto nel campo delle progressioni economiche orizzontali, sulle quali bisogna assolutamente intervenire. In altri termini, alcune mansioni vanno corrette, dando la possibilità ai lavoratori – e agli enti stessi – di capire esattamente qual è la loro posizione, a prescindere dagli eventuali vantaggi economici che potranno trarne.
Secondo Garofalo, il lavoro fatto nell’ultimo contratto ci permette di avere un impianto sul quale si possono fare degli innesti, senza stravolgere nulla né creare alterazioni economiche. Dunque, la classificazione attuale non va stravolta. L’importante è che alcune figure specifiche, che già ora vanno strette all’interno del contratto in essere, non si scontrino col futuro mansionario, avendo i giusti riconoscimenti.