Il messaggio del Segretario Generale per il Primo Maggio

Il messaggio del Segretario Generale Francesco Garofalo ai lavoratori e alle lavoratrici per la festività del 1° maggio.

 

Messaggio 1°maggio Francesco Garofalo




Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

Pubblichiamo il testo integrale del PNRR trasmesso dal Governo al Parlamento. Si segnala, in particolare, la parte inerente la Pubblica Amminisatrazione, nelle pagine da 44 a 51, che si sviluppa su quattro assi principali: Accesso, per snellire e rendere più efficaci e mirate le procedure di selezione e favorire il ricambio generazionale – Buona amministrazione, per semplificare norme e procedure – Competenze, per allineare conoscenze e capacità organizzative alle nuove esigenze del mondo del lavoro e di una amministrazione moderna – Digitalizzazione, quale strumento trasversale per meglio realizzare queste riforme.

Piano Nazionale Ripresa e Resilienza




IL 25 aprile per riaffermare l’unità nazionale

 

«Il difficile momento che stiamo vivendo limita le modalità di celebrazione ma desidero con uguale intensità, in questo 25 aprile, Festa della libertà di tutti gli italiani, ricordare il sacrificio di migliaia di connazionali che hanno lottato nelle fila della Resistenza e combattuto nelle truppe del Corpo Italiano di Liberazione, di quanti furono deportati, internati, sterminati nei campi di concentramento e delle donne e degli uomini di ogni ceto ed estrazione che non hanno fatto mancare il loro sostegno, pagando spesso duramente la loro scelta»;

«Ora più che mai è necessario rimanere uniti in uno sforzo congiunto che ci permetta di rendere sempre più forti e riaffermare i valori e gli ideali che sono alla base del nostro vivere civile, quel filo conduttore che, dal Risorgimento alla Resistenza, ha portato alla rinascita dell’Italia»

(citazione del Presidente della Republbica Sergio Mattarella




Ancora una pagina FIADEL/CSA su La Repubblica

Nelle edizioni di Roma (oggi – 23 aprile) e Napoli (domani 24-aprile), la nostra O.S. è nuovamente presente sul quotidiano La Repubblica, con una pagina in cui si parla di rinnovo dei contratti, della piattaforma CSA per il CCNL Funzioni Locali e di lavoro pubblico in tempi di Covid 19

Anteprima – Focus sindacati




Il governo nel Def: nuovi contratti dei dipendenti pubblici nel 2022, dei dirigenti nel 2023

I rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici saranno firmati nel 2022. E quelli dei dirigenti nel 2023. La previsione è del governo, scritta a pagina 28 dell’allegato al Def che illustra le «analisi e tendenze della finanza pubblica». E delinea un calendario più realistico rispetto a quelli che prospettano una firma quest’anno. Perché sul piano politico l’accelerazione impressa dal Patto di Palazzo Chigi fra governo e sindacati è stata netta. Ma su quello pratico la strada non è breve.

Per portare gli aumenti nelle buste paga di gennaio 2022, come ipotizzato per esempio in ambienti sindacali almeno per i comparti delle Funzioni centrali (ministeri, agenzie ed enti pubblici nazionali) e sanità, il contratto va firmato al massimo entro il 20 dicembre. Ma questa è solo l’ultima tappa di una procedura complessa. La prima stazione è rappresentata dall’atto di indirizzo, che fissa i principi guida per i negoziati. Nel caso di Regioni e sanità, l’atto di indirizzo vanno all’esame del governo, che ha 20 giorni per verificarne la compatibilità con gli indirizzi di politica economica. Poi partono le trattative, che sfociano nell’«ipotesi di accordo». L’accordo è un’«ipotesi» perché prima di trasformarsi in un contratto deve superare una fitta griglia di verifiche, da parte dei comitati di settore e della Ragioneria generale, e deve essere certificata dalla Corte dei conti. Sul testo che ha ricevuto il bollo della magistratura contabile viene messa la firma definitiva. L’esperienza insegna che calcoli e timbri richiedono almeno due mesi, per cui l’accordo sull’ipotesi andrebbe firmato entro la metà di ottobre. E quattro mesi dall’avvio della macchina all’accordo stabilirebbero un record assoluto.

Per il momento siamo ai preliminari. Giovedì scorso è stato firmato l’accordo quadro sui comparti, che contempla un rinvio di tre mesi per le aree dirigenziali inceppate sul problema della collocazione dei dirigenti tecnici della sanità.

Nulla ovviamente vieta di accelerare al massimo. E al ministero della Pa i motori viaggiano a pieni giri. La direttiva «madre» è pronta (l’ha anticipata Il Sole 24 Ore del 26 marzo), l’atto di indirizzo per le Funzioni centrali è in attesa del via libera da parte del ministero dell’Economia, e il ministro Brunetta è stato netto nel chiedere di accelerare anche agli altri comparti, sanità in testa.

Il Def però è esplicito nella previsione delle firme l’anno prossimo per i dipendenti (e per sicurezza e difesa), e quello successivo per i dirigenti. E da questa previsione fa discendere i numeri della spesa per gli stipendi pubblici. Che quest’anno arriverà a 176,5 miliardi (+1,8% rispetto al 2020) mentre crescerà in modo più vivace nel 2022 (+5.4% a 186 miliardi) anche perché con le firme dei contratti arriveranno gli arretrati.




Fondo Perseo-Sirio: No all’adesione per silenzio assenso

Comunicato del Segretario Generale sulla l’ipotesi di accordo sulle modalità di adesione al fondo Perseo-Sirio, anche mediante forme di silenzio-assenso, sottoscritta l’8 aprile u.s dall’ARAN con le OO.SS. convocate, fra cui non figurava il CSA.

comunicato fondo perseo




Dipendenti Pubblica Amministrazione: tasse più leggere sui premi nella busta paga

Fonte: Sole 24 Ore

Ancora caos sulla tassazione dei compensi derivanti dai contratti decentrati. Il balletto tra tassazione ordinaria e separata non trova una risposta definitiva. La questione è stata riaffrontata dall’agenzia delle Entrate con la risposta all’interpello 223/2021. Ma la posizione è dirompente se calata nella realtà della PA. Il problema nasce dalla consolidata interpretazione dell’Agenzia, secondo cui gli emolumenti erogati fisiologicamente nell’anno successivo, se riferiti a prestazioni effettuate nell’anno precedente, devono essere assoggettati a tassazione ordinaria. In passato, il caso tipico era rappresentato dal pagamento della premialità legata al raggiungimento di obiettivi, che possono essere valutati solo a posteriori.

Con l’interpello le Entrate sembrano aver cambiato rotta in presenza di contratto decentrato. Il Tuir prevede per l’applicazione della tassazione separata due fattispecie: le situazioni giuridiche e quelle di fatto. Tra le prime vanno annoverate le leggi, i contratti collettivi, le sentenze e gli atti amministrativi sopravvenuti, le seconde sono rappresentate da tutte le ipotesi in cui il ritardo non dipenda dalla volontà delle parti o non sia fisiologico. La novità consiste nel fatto che in presenza di cause giuridiche, tra le quali si annovera il contratto decentrato, i compensi relativi ad annualità precedenti vanno sempre assoggettati a tassazione separata, senza alcuna valutazione sul carattere fisiologico del ritardo. Partendo da questo presupposto, l’Agenzia, esplicitamente, conferma l’applicazione della tassazione separata «ai compensi incentivanti la produttività» che derivino «da contrattazione articolata di ente». Nella PA i compensi per la performance sono subordinati alla stipula di un contratto decentrato. Ne consegue che la tassazione agevolata sia la disciplina naturale.

Decisamente meno chiara la posizione dell’Agenzia sulle progressioni economiche orizzontali e i compensi per l’avvocatura, per i quali viene affermato che la tassazione separata si applica solo in presenza di «una delle cause di cui all’articolo 17, comma 1, lettera b), del Tuir», senza nulla evidenziare in ordine alla presenza o meno di un contratto decentrato. Ma se la regola della tassazione separata si applica alla produttività conseguente ad un contratto decentrato, per quale motivo ci si dovrebbe discostare da tale modalità di tassazione per gli arretrati da progressioni, i quali, a loro volta, trovano fondamento nello stesso contratto?
Decisamente più complessa la questione relativa ai compensi per l’avvocatura. E volendo allargare il discorso, richiamando l’articolo 40 del d.lgs. 165/2001, tutti i compensi spettanti al dipendente pubblico devono trovare il fondamento in una norma di legge o di contratto. Quindi, in presenza di arretrati, anche fisiologicamente corrisposti nell’anno successivo, come si può giustificare la tassazione ordinaria?




Corso di preparazione Polizia Locale- proroga termine presentazione domanda

L’iscrizione si effettua, entro il 18 aprile, compilando la Scheda di adesione allegata e inviandola via email, unitamente alla ricevuta del bonifico, all’indirizzo cisalformazione@gmail.com

 

Corso di preparazione PL- proroga termine presentazione domanda  




Illegittimo il ricorso alle ferie dell’anno corrente per fronteggiare la emergenza Covid

Pubblichiamo una importante sentenza del Tribunale di Milano – Sezione Lavoro che ha accolto il ricorso presentato da una lavoratrice del Comune di Pieve Emanuele contro la condotta mantenuta dal Comune stesso di collocarla in ferie, utilizzando n.6 giorni maturati nell’anno 2020, non potendo essa svolgere la propria prestazione in modalità agile durante il periodo emergenziale, invece di riconoscerle l’esenzione dal servizio con regolare retribuzione, come stabilito dall’art. 87, co. 3, d.l. n. 18/2020.

SENTENZA TRIBUNALE MILANO




Il messaggio augurale per Pasqua del Segretario Generale

Nell’augurare a tutti voi una felice e serena Pasqua, vi comunichiamo che venerdì 2 aprile gli uffici della Segreteria Nazionale saranno chiusi. Arrivederci a martedì 6 aprile.

Messaggio augurale per Pasqua del Segretario Generale