Riunito ieri il tavolo di trattative per il rinnovo del CCNL

Si è tenuto ieri il secondo incontro del tavolo di trattativa ARAN-OO.SS. rappresentative per il rinnovo CCNL Funzioni Locali. Il nuovo testo esaminato riguardava il Titolo II “Relazioni Sindacali”, più alcuni Capi del Titolo IV “Rapporto di Lavoro”.

Comunicato riunione ARAN-Sindacati del 25 novembre




Comunicato del Segretario Generale per la Giornata contro la violenza sulle donne

Riflessioni del Segretario sulla celebrazione odierna, che non deve essere vissuta come una semplice una tantum, ma al contrario come lo stimolo ad una presa di coscienza da parte di tutti noi rispetto ad un problema che le Donne vivono quotidianamente e in maniera sempre più esasperata.

Per rafforzare i contenuti e il significato di questa giornata, proponiamo anche una analisi di carattere storico-sociologica, accompagnata da dati statistici, sul fenomeno del divario di genere, che costituisce uno dei risvolti più problematici della vita sociale italiana.

 

Comunicato del Segretario Generale

 

Analisi del divario di genere




Dipartimento Camere Commercio: più flessibilità per l’ingresso nei luoghi di lavoro

Il Dipartimento propone che a tutti i lavoratoridelle Camere di Commercio sia data la possibilità di iniziare l’attività lavorativa almeno mezzora prima rispetto all’orario adottato da ciascun Ente.

 

CSA RAL applicazione flessibilità ai sensi art 1 comma 2 lettera b del DM 8 ottobre 2021

 




Brunetta: il vademecum per risollevare i Comuni

Fonte: La Gazzetta degli Enti Locali

 

Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, è intervenuto i alla XXXVIII Assemblea annuale dell’ANCI, evidenziando il ruolo fondamentale dei Comuni come avamposto delle istituzioni, essendo i primi soggetti deputati a erogare servizi a cittadini e imprese. Alla luce di ciò, Brunetta ha definito inaccettabile il depauperamento che tali Amministrazioni hanno subito nel corso degli ultimi anni, tra diminuzione del personale, perdita di competenze e confusione organizzativa.

La ricetta per la ripartenza

Proprio per sopperire a tali carenze e sferzare la ripresa, anche tecnologica, il Ministero ha individuato le prime azioni irrinunciabili porre in atto, molte delle quali, peraltro, già realizzate: avvio dei rinnovi contrattuali, sblocco e digitalizzazione dei concorsi pubblici; stesura del Pnrr, inclusi i progetti di cambiamento organizzativo e di formazione di tutti i dipendenti pubblici; introduzione di procedure straordinarie di reclutamento per il Pnrr. In tale contesto si inserisce la realizzazione del portale inPA per agevolare le amministrazioni nella selezione del personale necessario per i progetti; il reclutamento di 1.000 esperti per la gestione delle procedure complesse sui territori, al riguardo, sono a breve previste apposite selezioni: l’aumento dell’indennità di funzione dei sindaci e degli amministratori locali: nuove risorse per il salario accessorio; fondo per il nuovo ordinamento professionale, carriere e professionalità; un apposito fondo destinato alla formazione dei dipendenti pubblici da 50 milioni di euro nel 2022, così da concretizzare le intese già stipulate con il ministero dell’Università e con La Sapienza per favorire l’iscrizione dei dipendenti pubblici a corsi di laurea e master; il rafforzamento di Formez PA a supporto dei piccoli Comuni (decreto Pnrr), con servizio Linea Amica per il sostegno e l’assistenza agli Enti locali; infine, la semplificazione della programmazione organizzativa, sostanziatasi nel Piano integrato di attività e organizzazione (Piao), da adottare entro il 31 gennaio 2022.

Un nuovo modello assunzionale

Brunetta, nel corso del suo intervento, si è concentrato in special modo sulla semplificazione dell’attuale modello assunzionale. Al riguardo, l’intenzione del Governo sarebbe eliminare qualsiasi vincolo che impedisca la piena operatività del turnover. Un esempio concreto in tal senso è rappresentato dal decreto Reclutamento (d.l. n. 80/2021), il quale ha introdotto una disposizione che consente agli Enti locali non rispettosi dei termini vigenti per l’approvazione dei bilanci di poter comunque procedere alle assunzioni a tempo determinato, in un’ottica di attuazione del Pnrr, mentre i Comuni potranno comunque organizzare e gestire in forma aggregata selezioni uniche per la formazione di elenchi di soggetti idonei all’assunzione. Brunetta ha concluso il suo intervento chiosando sull’assistenza alla progettazione, snodo fondamentale del meccanismo attuativo del Recovery Plan: “Sarà garantita grazie all’impegno, da parte del Mef, di attivare un’azione coordinata di capacity building che coinvolge diverse realtà istituzionali tra cui Cdp, Mediocredito Centrale e Invitalia”.




Garofalo al Consiglio Nazionale Cisal

In questi giorni, il Segretario Generale Francesco Garofalo ha partecipato al Consiglio Nazionale Cisal, tenutosi a Pomezia (Roma), esprimendo sodduisfazione per l’andamento dei lavori : “Il CSA unitamente alla CISAL prosegue il suo percorso di crescita e valorizzazione nel mondo del lavoro. Siamo molto soddisfatti dei contenuti espressi al Consiglio Nazionale Cisal, ritenendo il percorso di cambiamento ancora lungo ma urgente. L’obiettivo è affrontare le sfide del Paese che riguardano i contratti nazionali, rendere ai cittadini un servizio efficiente e occuparci del benessere e della salute dei lavoratori”.

 

Il servizio del TG 2 del 10 novembre

 




Elezioni RSU: è il momento di stringere i tempi!

Nota del Segretario Generale che esorta le strutture CSA a mettersi in moto sin da ora per la campagna elettorale RSU che, mai come questa volta, è di vitale importanza per la nostra Organizzazione.

 

Nota del 5 novembre




Le novità della Legge di Bilancio per la PA e il Progetto PICCOLI

Gli stanziamenti per la Pubblica Amministrazione pèrevisti dalla prossima manovra finanziaria sono di circa 650 milioni per il 2022 e di 1,8 miliardi sul triennio 2022-2024, suddivisi nelle voci seguenti, che secondo il ministro Brunetta, rispettano gli impegni presi col PNRR.

Salario accessorio
La legge di bilancio prevede, a decorrere dal 2022, l’aumento fino a 200 milioni di euro annui dei fondi destinati alla contrattazione integrativa delle amministrazioni statali, da stabilire in misura percentuale rispetto al monte salari 2018. Allo stesso fine, i contratti collettivi nazionali relativi ad amministrazioni, istituzioni ed enti diversi da quelli statali potranno aumentare secondo gli stessi criteri i fondi per la contrattazione integrativa. È una spinta decisa al salario di produttività.

Ordinamento professionale e carriere
Per definire i nuovi ordinamenti professionali delle amministrazioni dello Stato stabiliti dalla contrattazione 2019-2021, inclusi i percorsi di carriera, è istituito un apposito fondo con dotazione iniziale di 200 milioni di euro dal 2022. Le amministrazioni diverse da quelle statali integrano le risorse relative ai contratti 2019-2021 sulla base dei criteri previsti dalle amministrazioni statali.

Fondo per la formazione
Per centrare l’obiettivo di una formazione dei dipendenti pubblici adeguata alle tre transizioni che l’Italia deve affrontare – digitale, ecologica e amministrativa – si istituisce un fondo con dotazione iniziale di 50 milioni di euro per il 2022. Queste risorse si aggiungono agli oltre 900 milioni previsti dal Pnrr e dai fondi strutturali per gli interventi di formazione e sviluppo organizzativo delle amministrazioni pubbliche: un imponente stanziamento di risorse per aggiornare e riqualificare il lavoro pubblico. Va in questa direzione il protocollo d’intesa già siglato con la ministra dell’Università, Maria Cristina Messa, che ha spianato la strada a convenzioni con gli atenei per offrire ai dipendenti pubblici corsi di laurea e master a condizioni agevolate. Un accordo è già stato firmato con la Sapienza Università di Roma.

Aumento dell’indennità dei sindaci e degli amministratori locali
Per supportare e rafforzare la continuità dell’azione dei sindaci, anche in relazione all’impegno aggiuntivo richiesto dall’attuazione del Pnrr, si aumenta l’indennità di funzione spettante ai primi cittadini. In totale, per finanziare la misura, sono disponibili 100 milioni per il 2022, 150 milioni per il 2023, 220 milioni a decorrere dal 2024.

Fondo per le assunzioni a tempo indeterminato
È istituito un fondo per le assunzioni a tempo indeterminato nelle amministrazioni dello Stato, degli enti pubblici non economici nazionali e delle agenzie con dotazione iniziale di 100 milioni per il 2022, 200 milioni per il 2023 e 250 milioni a decorrere dal 2024. Nel complesso, sono previste oltre 100mila assunzioni all’orizzonte nella Pubblica Amministrazione, ma anche la stabilizzazione di 33mila lavoratori della sanità assunti con contratti temporanei nel corso della lunga emergenza Covid, e poi professori, ricercatori e personale per l’Università.

I nuovi concorsi per la Pubblica Amministrazione

La legge di Bilancio autorizza i nuovi concorsi per la Pubblica Amministrazione da bandire a partire dal 1 gennaio 2022. E per le assunzioni a tempo indeterminato dello Stato, degli enti pubblici non economici nazionali e delle agenzie mette sul piatto 100 milioni per il 2022, 200 milioni per il 2023 e 250 milioni per il 2024. L’ultima stima della Funzione Pubblica era di 119 mila assunti con i concorsi già banditi o da bandire quest’anno. Una parte di queste assunzioni sono già state fatte, una parte sono proiettate al 2022, ma molte altre ne arriveranno con i concorsi pubblici che verranno banditi nei prossimi mesi. In arrivo con inuovi bandi oltre 20 mila posti dai 1.500 del ministero del Lavoro ai 4.000 per l’Agenzia delle Entrate ai magistrati.

Assunzioni negli Enti Locali – Progetto PICCOLI

Difficile stimare le assunzioni negli enti locali: per i Comuni con la popolazione inferiore a 5 mila abitanti è arrivato qualche giorno fa il progetto “P.I.C.C.O.L.I.- Piani di intervento per le competenze, la capacità organizzativa e l’innovazione locale”:  iniziativa realizzata nell’ambito del PON Governance e capacità istituzionale 2014-2020, uno degli strumenti della politica di coesione finanziati dall’Unione europea attraverso i fondi strutturali e di investimento europei. Il progetto del Dipartimento della funzione pubblica, che affida ad Anci la competenza nazionale per la progettazione partecipata e l’affiancamento alle amministrazioni locali, consiste in uno stanziamento di 42 milioni di euro in 41 mesi

“Questo intervento fa parte di un ampio ventaglio di iniziative del Governo e in particolare del Dipartimento della funzione pubblica – ha sottolineato il ministro Renato Brunetta – a supporto dei Comuni, i più penalizzati in questi anni dal blocco del turnover e dalla contrazione della spesa per investimenti sul capitale umano. Ora l’inversione di marcia è netta, grazie al progetto P.I.C.C.O.L.I., agli altri realizzati grazie ai fondi strutturali e soprattutto a quelli previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e in gran parte già tradotti in norme, con le semplificazioni, le nuove e rapide modalità di reclutamento per il personale Pnrr, i percorsi di carriera più fluidi, il rafforzamento della formazione. Un altro importante pacchetto di misure per gli enti locali troverà spazio nella legge di bilancio. Siamo davanti a un enorme investimento sulle competenze e sulle tecnologie per sostenere il cambiamento organizzativo necessario alla transizione digitale e per assicurare ai Comuni personale e strumenti adeguati. Senza mai dimenticare l’obiettivo finale: garantire a cittadini e imprese servizi efficienti e di qualità. Abbiamo le risorse e l’intelligenza per vincere questa sfida”.
“I piccoli Comuni – afferma il presidente Anci, Antonio Decaro – rappresentano l’ossatura portante del Paese: sul totale di 7.904 Comuni italiani ben 5.490 hanno una popolazione inferiore a cinquemila abitanti, rappresentano il 17% della popolazione italiana e amministrano il 54% del territorio nazionale. Custodiscono anche gran parte del patrimonio storico e naturalistico del Paese. Per questo è nostro dovere prendercene cura. Purtroppo in questi anni la frenesia e il mito della grande città ha determinato un progressivo spopolamento. E invece la pandemia ci ha fatto scoprire che esiste nel nostro Paese una riserva di luoghi e di vita che ci restituisce una dimensione nuova, salutare in cui non solo è bello vivere ma è anche possibile. Per far questo però c’è bisogno di renderli efficienti e moderni, pur conservando la loro peculiarità. È fondamentale la convergenza tra la storica battaglia dell’Anci in difesa della rete dei piccoli Comuni e gli impegni assunti dal Governo nazionale su diversi fronti. Sono stati già conseguiti risultati concreti. Si è allentata la stretta sulle assunzioni di nuovo personale. Può essere selezionato un numero maggiore di Segretari comunali. Sono arrivate in porto semplificazioni richieste da lungo tempo nella redazione dei bilanci e in altri adempimenti burocratici. Quest’anno per i piccoli Comuni sono state stanziate risorse per investimenti per 2,8 miliardi, cui va aggiunto il miliardo di euro destinato dal Pnrr al Piano nazionale borghi. Il Progetto P.I.C.C.O.L.I. è coerente e importante corollario di questi interventi, affinché l’afflusso delle risorse finanziarie e l’assunzione di nuovo personale si traducano in ciò che alla fine conta davvero: un servizio migliore ai cittadini, una risposta più rapida e completa a ogni loro esigenza nei confronti delle Amministrazioni locali”.
Il progetto P.I.C.C.O.L.I. ha visto arrivare 1.502 manifestazioni di interesse (1.399 singole e 103 in forma aggregata), per un totale di 1.988 Comuni con meno di 5.000 abitanti. Gli ambiti tematici più selezionati sono stati bilanci, contabilità, gestione del personale e riscossione dei tributi (24%), smart working (22%), acquisti e appalti pubblici (19%), semplificazione (18%), gestione associata servizi locali (17%).
L’Anci sta attualmente supportando i Comuni nella progettazione partecipata dei Piani di intervento: 471 enti hanno già trasmesso il piano al Dipartimento della funzione pubblica, 552 hanno ultimato il percorso di analisi dei fabbisogni e 612 sono al lavoro. Sono in corso le interlocuzioni con Formez PA individuato come soggetto attuatore, che fornirà sostegno per la transizione amministrativa e digitale delle amministrazioni.