L’azione del Dipartimento Polizia Locale CSA ha colto nel segno!

Pubblichiamo il comunicato odierno del Segretario Generale riguardo gli sviluppi dell’iter parlamentare del disegno di legge “Politiche integrate per la sicurezza e polizia locale” e la prosecuzione dello stato di agitazione proclamato dal CSA.

In allegato le proposte di legge all’esame e il verbale della seduta della Commissione Affari Costituzionali della Camera del 13 marzo u.s.

 

COMUNICATO

PROPOSTE DI LEGGE

VERBALE COMMISSIONE




Proclamazione stato di agitazione nazionale Corpi Polizia Locale

Il CSA RAL, attraverso il proprio Dipartimento Polizia Locale, proclama lo stato di agitazione nazionale del personale operante nei Corpi e Servizi di Polizia Locale, nei Corpi di Polizia Locale Provinciale o di Area Metropolitana, e chiede l’avvio della procedura di raffreddamento e conciliazione.

 

Il documento ufficiale




Richiesta proroga termini progetti PON Inclusione

Il Segretario Generale Garofalo ha inviato una comunicazione al Ministro del Lavoro per chiedere la proroga al 31/12/2021 del termine di realizzazione dei progetti a valere sul “PON Inclusione”, Fondo Sociale Europeo, programmazione 2014-2020, come stabilito dall’Avviso 3/2016.

Cliccare qui




Disegno di Legge recante Deleghe al Governo per il miglioramento della PA

Presentiamo in sintesi il provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 14 febbraio 2019, voluto da Giulia Bongiorno, ministro della Pa, che mira ad individuare soluzioni concrete per garantire l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, il miglioramento dell’organizzazione amministrativa e l’incremento della qualità dei servizi erogati.

Per raggiungerli, l’intervento normativo tocca i vari aspetti in cui si articola il rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, per virare verso una reale valorizzazione del merito, della competenza e delle capacità organizzative e relazionali del personale.

Trattandosi di una “legge delega”, il Governo avrà tempo 18 mesi, a partire dalla data di entrata in vigore della presente legge, per emanare i decreti legislativi di attuazione, la cui procedura seguirà l’iter parlamentare usuale.

In questa fase, dunque, ci asteniamo da qualsiasi commento, auspicando però che il Ministro PA Giulia Bongiorno voglia convocare in tempi brevi un incontro con le parti sindacali per esaminare congiuntamente i contenuti del disegno di legge ed affrontare i relativi punti di criticità.

Il disegno di legge è così articolato:

art.2: principi e criteri accesso pubblico impiego

art.3: criteri della premialità

art.4: riordino dirigenza

art.5: mobilità del personale

art.6: ambiti di intervento della legge e della contrattazione collettiva

ART.2

Riduzione tempi e costi delle procedure concorsuali – estensione a enti locali dell’obbligo di reclutare figure professionali omogenee (secondo quanto previsto dal dl 101/2013), con previsione di incentivi – istituzione dell’Albo Nazionale componenti commissioni esaminatrici per l’espletamento delle procedure concorsuali.

In evidenza – E’ previsto lo svolgimento, nella fase del reclutamento e in occasione delle progressioni di carriera, di verifiche psico-attitudinali finalizzate all’accertamento anche del possesso di adeguate capacità relazionali, ivi compresa l’attitudine al lavoro di gruppo

ART.3

Istituzione del Sistema Nazionale di valutazione delle performance, anche con il coinvolgimento di utenti  in rapporto con l’amministrazione e di soggetti estranei ma di provata competenza – Le valutazioni avranno riflessi sia sulla progressione di carriera, sia sulla retribuzione accessoria – previsione di concorsi per titoli ed esami riservati ai dipendenti con le migliori valutazioni nel triennio.

In evidenza

– la previsione, in conformità ai principi di proporzionalità e adeguatezza, nelle ipotesi di mancata ovvero non adeguata gestione del ciclo della performance da parte delle pubbliche amministrazione, dell’inibizione dell’esercizio delle facoltà assunzionali, del divieto di conferimento di incarichi ai sensi dell’articolo 7, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, del divieto di procedere all’erogazione delle componenti del trattamento accessorio legate alla valutazione della performance;

– la previsione del divieto di erogare, in tutto o in parte, la retribuzione di risultato, in conformità ai principi di proporzionalità e adeguatezza, nelle ipotesi di mancata applicazione da parte del personale dirigenziale delle disposizioni in materia di misurazione e valutazione della performance, ivi compreso di quelle relative all’obbligo di procedere ad un’adeguata differenziazione delle valutazioni;

ART.4

Revisione dei requisiti per l’accesso alla qualifica di dirigente – Revisione dei criteri di rotazione, parità di genere, valorizzazione del merito – i concorsi riservati alla dirigenza saranno svolti esclusivamente dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione – Modifica della disciplina per il conferimento degli incarichi a soggetti estranei alla PA – Conferma dei principi basilari legge 165/2001 – Nuovo codice disciplinare, con individuazione delle ipotesi di responsabilità dirigenziale – Qualificazione delle fattispecie di assenteismo, scarsa produttività, inefficiente organizzazione delle risorse.

ART. 5

Semplificazione delle procedure di mobilità volontaria, “limitando le ipotesi di obbligatorietà di espletamento preventivo rispetto alle nuove assunzioni, ed escludendo il rilascio del nulla osta da parte dell’amministrazione di appartenenza, fermo restando l’obbligo di permanenza nella sede di prima assegnazione previsto dall’art. 35, comma 5-bis, del dLgs n. 165 del 2001″ (7 anni).

Assicurare la pubblicità e la trasparenza delle procedure di mobilità – Attribuzione – a parità di merito – di un titolo di preferenza a favore dei lavoratori con disabilità, nonché ai dipendenti con figli di età inferiore ai tre anni.

In evidenza – prevedere, per il personale in disponibilità, la definitiva risoluzione del rapporto di lavoro anche in caso di mancata accettazione di due proposte di ricollocazione formulate nell’ambito del termine di ventiquattro mesi

ART.6

  • I dipendenti pubblici sono al servizio esclusivo della nazione
  • specificare le ipotesi di inderogabilità delle disposizioni di legge da parte della contrattazione collettiva e individuale
  • definire criteri e limiti per la determinazione dei vincoli finanziari alla contrattazione collettiva
  • ridefinire gli ambiti di intervento della contrattazione collettiva integrativa, specificando i rapporti con la contrattazione collettiva nazionale
  • definire, anche in armonia con i principi dell’Unione europea, l’entità e le modalità di quantificazione del risarcimento del danno a favore del lavoratore nelle ipotesi di violazione di disposizioni imperative riguardanti l’assunzione o l’impiego di lavoratori mediante tipologie contrattuali flessibili o di lavoro autonomo;
  • razionalizzare la disciplina dei procedimenti disciplinari anche attraverso l’individuazione, nel rispetto dei principi di difesa e del contraddittorio, di procedimenti semplificati per gli illeciti di minore gravità.



Consiglio Nazionale: Comunicato conclusivo di Francesco Garofalo

Cliccare sul link sottostante per accedere al documento ufficiale

 

Comunicato conclusivo di Francesco Garofalo




Il saluto del Presidente PE Antonio Tajani al Consiglio Nazionale

Nonostante sia stato costretto a declinare l’invito che FIADEL/CSA gli aveva rivolto per presenziare ai lavori di Chianciano, il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani ha voluto comunque dare un segno tangibile della sua vicinanza alla nostra Organizzazione, inviandoci la lettera che può essere visualizzata cliccando sul link seguente.

Lettera Presidente Tajani_ Consiglio Nazionale Fiadel CSA




Al via il Consiglio Nazionale FIADEL/CSA a Chianciano

 

Consiglio nazionale FIADEL/CSA-CISAL

Chianciano Terme, 6-9 febbraio 2019

“Lavoriamo per il Cambiamento.

Più innovazione, più diritti, più lavoro, più Europa” 

 

 

 Si apre oggi a Chianciano Terme il Consiglio nazionale del FIADEL/CSA-CISAL, l’unico sindacato autonomo rappresentativo dei comparti Igiene Ambientale e Funzioni Locali. L’edizione 2019 dell’assise, che sarà animata venerdì 8 dalla relazione del Segretario Generale dell’organizzazione, Francesco Garofalo, e dall’intervento del Segretario Generale della CISAL, Francesco Cavallaro, rappresenta una pietra miliare lungo un percorso di crescita ben sintetizzato dallo slogan dell’evento: “Lavoriamo per il cambiamento. Più innovazione, più diritti, più lavoro, più Europa”.

“Il Consiglio 2019 segna l’inizio di un nuovo corso nei rapporti tra lavoratori e azienda – spiega Garofalo –. Grazie anche all’alta rappresentatività dell’organizzazione, ulteriormente rafforzata dalle RSU dello scorso anno, intendiamo essere protagonisti del processo di sviluppo e rinnovamento delle strutture e dei servizi che Stato, enti locali e aziende pubbliche e private mettono a disposizione dei cittadini”. “E’ necessario – continua – superare pregiudizi diffusi e vecchi schemi organizzativi per fornire ai lavoratori strumenti innovativi ed efficaci che, a partire dalla digitalizzazione della PA, garantiscano agli utenti servizi moderni, ma allo stesso tempo economici, veloci ed efficienti”.

Sia sul fronte del CSA Regioni Autonomie Locali, sia su quello della FIADEL, la sfida più importante è rappresentata dall’imminente rinnovo del contratto. “Il nostro impegno come CSA Regioni Autonomie Locali – precisa il Segretario – è volto anzitutto a favorire l’ingresso dei giovani nelle amministrazioni pubbliche locali, a curare la formazione continua del personale e a valorizzare le specifiche professionalità dei dipendenti, lottando contro ogni forma di discriminazione sul posto di lavoro”. “Riserviamo particolare attenzione, in tal senso, alla Polizia Locale – aggiunge –, per cui vogliamo una riforma della legge di settore che garantisca al Corpo migliori condizioni di lavoro e diritti equiparati a quelli delle altre forze di polizia civile. L’iniziativa del nostro Dipartimento Polizia Locale, oggetto di una petizione presentata al Parlamento Europeo nel novembre 2017 e di una recente audizione a Bruxelles, ha raccolto l’attenzione della Commissione Petizioni UE, che ha deciso di approfondire i termini della situazione e lo stato dell’arte della materia con il Governo italiano. Anche il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha espresso il proprio sostegno alla causa, su cui verrà personalmente coinvolto e aggiornato dalla presidente della Commissione Petizioni, Cecilia Wikström”.

“Sul fronte dell’Igiene Ambientale, d’altra parte – conclude Garofalo –, la nostra federazione, nata cinquant’anni fa a Napoli, punta alla stipula di un contratto unitario di categoria che veda la partecipazione allargata del mondo imprenditoriale. Passaggio fondamentale, questo, per favorire dinamismo aziendale, competitività sul mercato e maggiori garanzie per i lavoratori”.

 




Lettera aperta ai 60.000 Agenti e Ufficiali della Polizia Locale

Le pressioni che il CSA e il proprio Dipartimento Polizia Locale stanno facendo da diversi anni sulla UE per sollecitare un suo intervento sulle istituzioni italiane al fine di ottenere finalmente la parificazione previdenziale, salariale, pensionistica e sostanziale alle Polizie civili dello Stato.

Il 22 gennaio, una nostra Delegazione – a cui rivolgo un sentito ringraziamento per l’impegno che si è assunta – si è recata presso la sede del Parlamento Europeo per una audizione nella quale il sottoscritto, insieme al Presidente Ospol Luigi Marucci, ha nuovamente esposto la problematica relativa al trattamento giuridico e alle condizioni di lavoro delle forze della Polizia Locale e Provinciale, denunciando la grave quanto incomprensibile discriminazione a cui il nostro Corpo è soggetto da oltre 30 anni, e mettendo in evidenza il rischio che questa situazione può ripercuotersi negativamente anche sul  mantenimento dell’ordine pubblico.

Un percorso, quello che stanno svolgendo la Segreteria Nazionale CSA e il Dipartimento Polizia Locale di grande rilevanza politica e sindacale, ma soprattutto di carattere fortemente innovativo, perché mai nessun altro sindacato aveva pensato di rivolgersi alle istituzioni europee per rivendicare i diritti del comparto.

Come ben sapete, è  già da tanti anni che ci stiamo battendo per la modifica della legge 65/86, ma dopo tante vane promesse ci siamo sempre trovati al punto di partenza. Da qui, l’intuizione, mia e del Presidente Ospol Luigi Marucci di tentare la strada dell’Europa, presentando nel 2016 una petizione alla UE, per poi esporla iin Aula nella audizione tenutasi il 25 novembre 2017.

Ma questi sono solo i passi conclusivi di un cammino cominciato nel 2014, con la costituzione del Dipartimento Polizia Locale CSA con presidenza Ospol, e che di seguito ripercorriamo sommariamente:

21 maggio 2014   –   Incontro con l’On.Antonio Tajani (Ministro europeo)

16 gennaio 2015    – Proclamazione Sciopero Nazionale Polizia Locale per il 12 febbraio 2015

20 febbraio 2016   – Notifica proclamazione Sciopero Nazionale

29 aprile 2016        – Apertura Sito internet Sciopero Nazionale

12 maggio 2016     – Manifestazione a Roma

19 maggio 2016     – Incontro con il Vicepresidente Parlamento Europeo Tajani

25 maggio 2016     – Petizione inviata al Parlamento Europeo

14 giugno 2016      – Accoglimento della Petizione da parte  del Parlamento Europeo

13 aprile 2017        – Comunicazione sulla legge “Sicurezza delle città”

25 novembre 2017 – Audizione a Bruxelles

A Bruxelles, abbiamo ottenuto, nell’immediato, piena condivisione delle argomentazioni esposte, da parte del consesso comunitario e dei rappresentanti di tutti i partiti.

Condivisione che è stata quindi formalizzata da un comunicato dall’Eurodeputato Alberto Cirio, di cui riporto i contenuti essenziali.

“La Commissione Petizioni UE ha deciso di approfondire la situazione e di scrivere al Governo italiano per un aggiornamento sulla Riforma della Polizia Locale. Nei prossimi mesi, inoltre, una delegazione internazionale di eurodeputati effettuerà un sopralluogo in Italia per acquisire ulteriori informazioni. Anche il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani ha espresso il proprio sostegno e verrà personalmente coinvolto e aggiornato dalla presidente della Commissione Petizioni Cecilia Wikström.”

Questa è la miglior conferma che potessimo ottenere. Ma adesso che siamo entrati nella fase cruciale dell’iter, sarà nostro dovere seguire tutti i prossimi passaggi  con la massima attenzione e, naturalmente, tenerVi aggiornati sugli sviluppi.

Pertanto, invito tutta la categoria a rimanere al nostro fianco, per portare avanti con maggior forza e partecipazione le prossime iniziative che si intraprenderanno, così come sarà deliberato durante il prossimo Consiglio Nazionale CSA di Chianciano.

 

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo

 




Addio, grande Gegè

Mi è triste il compito di dover annunciare la scomparsa del nostro Presidente Onorario Eugenio Celi. Una figura che rappresenta la storia intera della nostra organizzazione sindacale, essendo stato uno dei primissimi iscritti della nascente FIADEL, nel 1969.

Nel corso degli anni è divenuto Segretario Provinciale e Coordinatore Regionale CSA – cariche che ha mantenuto sino al giorno della sua scomparsa – risultando fra i membri più presenti e attivi del Consiglio Nazionale.

All’inizio degli anni 2000, Gegè, come tutti affettuosamente lo chiamavamo, divenne Presidente Onorario della nostra Federazione, affermandosi da allora come autentico punto di riferimento per i nostri Consigli Nazionali, essendosi fatto carico, in ogni occasione, di condurre i lavori.

E in particolare, non potrò mai dimenticare il suo appassionato intervento in Consiglio Nazionale, quando celebrò la comparsa della nuova bandiera FIADEL, riscuotendo gli applausi e la commozione di tutta l’assemblea.

Anche nel proprio ambito territoriale, Gegè ha saputo riscuotere una stima profonda da parte delle istituzioni e delle altre organizzazioni sindacali, ergendosi a esempio di trasparenza, onestà, fermezza e di cultura sindacale.

Ci auguravamo di poterlo incontrare ancora a Chianciano per potergli conferire un particolare riconoscimento per tutti questi decenni dedicati al sindacato, in concomitanza col 50° anniversario FIADEL.

Purtroppo il destino così non ha voluto, ma vorrei a maggior ragione dedicargli il tributo e l’affetto di tutti coloro che lo hanno conosciuto, a cui aggiungo il mio profondo dolore, da amico e collega.

 

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo




Bruxelles, grande risultato per il Dipartimento Polizia Locale CSA

Si è svolta stamattina presso la Commissione Europea l’audizione inerente le rivendicazioni degli Agenti e degli Ufficiali della Polizia Locale e Provinciale italiani, che da oltre 30 anni chiedono la parificazione previdenziale, salariale, pensionistica e sostanziale alle Polizie civili dello Stato.

Il Segretario Generale Francesco Garofalo e il Presidente Ospol Luigi Marucci  hanno esposto con estrema chiarezza ed incisività la tematica, per altro già nota alla CE, essendo stata questa la seconda audizione a Bruxelles, dopo quella tenutasi il 25 novembre 2017.

“Con questa audizione – afferma Francesco Garofalo – abbiamo non solo rafforzato l’immagine del CSA a livello europeo, ma soprattutto siamo riusciti ad ottenere, da parte del consesso comunitario, la piena condivisione delle nostre argomentazioni.

A tale importantissimo risultato ha naturalmente contribuito  tutta la delegazione CSA presente a Bruxelles, che ringrazio vivamente, con un particolare elogio per il Presidente Marucci, grande promotore dell’iniziativa, e il Responsabile del Dipartimento Polizia Locale CSA Stefano Lulli, che ha curato nei minimi dettagli la parte organizzativa.”

Nei prossimi giorni pubblicheremo ulteriori comunicazioni riguardo l’audizione di Bruxelles.

 

Videointervento di Francesco Garofalo




Accertamento provvisorio rappresentatività: CSA all’8,09%

L’ARAN ha reso noto in data odierna l’accertamento provvisorio della rappresentatività sindacale del comparto Funzioni Locali  per il triennio 2019-21.

Il CSA consolida la propria posizione di primo e unico sindacato autonomo rappresentativo raggiungendo la ragguardevole quota dell’ 8,09% (come media approssimativa).

Tale dato importante è stato raggiunto pur avendo ancora da limare alcune deleghe dei territori, che risultano al di sotto della media, che ci fanno perdere qualche punto sul dato finale.

Nonostante ciò, ritengo che il lavoro svolto sull’intero territorio nazionale,  è stato apprezzabile e soddisfacente.

Pertanto, nel ringraziare tutti i dirigenti ai vari livelli e gli RSU che ancora una volta hanno dato il loro apporto affinchè la nostra organizzazione diventasse unico punto di riferimento del comparto,

ho l’orgoglio di affermare che ora che possiamo guardare al futuro con entusiasmo ancora maggiore per proseguire il nostro percorso di crescita, puntando su traguardi ancora più importanti.

Il prossimo Consiglio nazionale costituirà il momento ideale per avviare un ampio dibattito sulle nostre politiche sindacali,  che dovranno essere principalmente mirate a rafforzare le tutele a favore dei lavoratori e delle lavoratrici, anche attraverso un aggiornamento sostanziale della struttura organizzativa improntato su una maggiore dinamicità e su una presenza sempre più capillare nei luoghi di lavoro.

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo




Solleciti per la Commissione Paritetica e il nuovo contratto

La Segreteria Generale ha inviato agli organismi competenti due note per sollecitare, da un lato, la costituzione della Commissione paritetica sui sistemi di classificazione e specificità del personale prevista dal CCNL Funzioni Locali 2016/18, e dall’altro costituzione del tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale Funzioni Locali 2019/21.

Nel primo caso è stato nuovamente evidenziato l’inspiegabile ritardo fin qui accumulato rispetto al termine ultimo di 30 giorni dalla firma del Contratto medesimo.

Per quanto riguarda il nuovo CCNL, la preoccupazione manifestata è quella di evitare il ripetersi della lunga fase di attesa che caratterizzò la precedente tornata, al fine di poter dare adeguata tempistica alla trattazione delle numerose tematiche che dovranno essere affrontate.

Tutto ciò, nell’esclusivo interesse dei lavoratori ed alle lavoratrici del Comparto, che attendono con ansia il completamento dei lavori avviati nell’ultima contrattazione per vedere soddisfatte finalmente le loro legittime aspettative.

Con la presente, inoltriamo formale richiesta di sollecita ,




Corte dei Conti: risolta una controversia sulle spese per il personale

(articolo tratto da: www.anutel.it)

Gli aumenti contrattuali sono fuori dal tetto del salario accessorio. A risolvere l’ennesima controversia interpretativa legata alla spesa di personale degli enti locali è la Corte dei conti – Sezione delle autonomie, con la deliberazione n. 19/2018.

La questione riguardava l’inclusione o meno nel limite di cui all’art. 23 del dlgs 75/2017, degli aumenti previsti dal nuovo Ccnl alle voci di cui alle lettere a) e b) dell’art. 67.

In effetti, tutto sembrava chiaro: la dichiarazione congiunta n. 5 prevede espressamente che «In relazione agli incrementi del Fondo risorse decentrate previsti dall’art. 67, comma 2 lett a) e b), le parti ritengono concordemente che gli stessi, in quanto derivanti da risorse finanziarie definite a livello nazionale e previste nei quadri di finanza pubblica, non siano assoggettati ai limiti di crescita dei Fondi previsti dalle norme vigenti».

Dal canto suo, la Corte dei conti – Sezioni riunite di controllo, con la deliberazione n. 6/2018 di certificazione sull’ipotesi di contratto funzioni locali ha statuito che «in merito agli incrementi al Fondo risorse decentrate previsti dalla lettera a) dell’art. 67, comma 2, si dà atto della dichiarazione congiunta, oggetto di specifico errata corrige all’ipotesi in esame, tendente a precisare che tali nuovi oneri «in quanto derivanti da risorse definite a livello nazionale e previste nei quadri di finanza pubblica, non siano assoggettabili ai limiti di crescita dei Fondi previsti dalle norme vigenti».

Ma la Sezione regionale di controllo della Puglia ha sposato una tesi diametralmente opposta: nella deliberazione n. 99/2018/Par si legge, infatti, che «l’art. 23, comma 2, del dlgs 75/2017 è tuttora vigente e si applica anche in rapporto agli aumenti previsti dall’art. 67, comma 2, del Ccnl del personale non dirigente degli enti locali del 21 maggio 2018. Nessuna rilevanza, in senso contrario, può essere attribuita alla dichiarazione congiunta n. 5 (…), non avendo la stessa alcun valore normativo (…)».

La Sezione regionale di controllo della Lombardia (deliberazione n. 221/2018) ha, invece, confermato la tesi dell’esclusione, rimettendo la palla la palla alle Autonomie, che hanno chiuso la partita. Ad avviso del collegio, assume valore dirimente la circostanza che le predette poste suscettive di incrementare stabilmente il fondo trovano la loro copertura nell’ambito delle risorse già destinate ai rinnovi contrattuali dai documenti di finanza pubblica e, di conseguenza, essendo già state quantificate in coerenza con i parametri previsti dagli strumenti di programmazione e di bilancio, non determinano effetti finanziari.

LA DELIBERA DELLA CORTE DEI CONTI – SEZIONE DELLE AUTONOMIE




Convenzione con lo Studio Andolfo

Un ulteriore servizio offerto dalla Segreteria Generale agli iscritti FIADEL e CSA  è la convenzione stipulata con lo Studio Andolfo di Padova, che svolge una serie attività per affrontare svariate problematiche quali, ad esempio, pratiche amministrative, tutela riguardo incidenti stradali, infortuni sul lavoro, ecc.

Cliccare qui per accedere al documento dettagliato dell’offerta

Cliccare qui per il volantino




Elemento perequativo: il CSA continua a vigilare

Questa segreteria Nazionale sta attentamente monitorando l’iter della MANOVRA FINANZIARIA al fine di garantire lo stanziamento delle somme per il finanziamento, anche per il 2019, dell’ELEMENTO PEREQUATIVO  di cui all’art. 66 del CCNL 21/5/2018.

Si tratta, lo ricordiamo, del bonus extra da 20 euro lordi medi al mese destinato ai dipendenti con un reddito inferiore a 26 mila euro, che in assenza di risorse, potrebbe “scomparire” dalle buste paga già dal 1° Gennaio.

Fino ad oggi nel documento inviato alla Commissione europea è previsto uno stanziamento di 540 milioni di euro per il comparto del pubblico impiego che dovrebbe essere sufficiente a garantire il suddetto bonus.

Abbiamo ovviamente chiesto di impinguare tale fondo al fine di concretizzare le promesse del governo sul rinnovo del contratto per il triennio 2019/2021, consentendo il finanziamento del nuovo sistema di classificazione e la valorizzazione professionale.

Continueremo nella nostra azione e siamo pronti alla mobilitazione se gli impegni non dovessero essere mantenuti.