Il Segretario generale sulla questione del rinnovo dei contratti

Il rinnovo dei contratti del pubblico impiego non può essere oggetto di contrattazioni frettolose, né tantomeno essere condizionato dalla Sentenza della Corte Costituzionale, che ha parzialmente bocciato la Legge Delega Madia sulla riforma della PA.

E’ da 7 anni che attendiamo una soluzione congrua, ma soprattutto in epoche recenti abbiamo dovuto assistere a ripetuti rinvii della trattativa coi sindacati, probabilmente sempre a causa della difficoltà di trovare la necessaria copertura finanziaria.

Ora, all’improvviso – e guarda caso proprio a ridosso del voto referendario – il premier è intervenuto a gamba tesa, sconfessando le perplessità manifestate dalla Ministra Madia sulla possibilità di un rinnovo in tempi brevi, proprio a causa della Sentenza di cui sopra, prospettando soluzioni che ricalcano grossolanamente quelle adottate per il contratto dei metalmeccanici, ma che già ad una prima analisi destano non poche perplessità.

Il tanto decantato aumento di 85 euro in busta paga, che comunque non scatterà prima di dicembre 2017, è solo uno specchietto per le allodole, in quanto:

  • non recupera l’inflazione e quindi non è sufficiente a coprire le perdite subite dai lavoratori, in termini di potere d’acquisto, in questi 7 anni di attesa;
  • per molti lavoratori, tale aumento potrebbe comportare il superamento della soglia reddituale che dà diritto al bonus degli 80 euro;
  • oltretutto, la quota di 85 euro non si applica uniformemente a tutti i lavoratori, ma è da considerarsi “media”, che aiuta i redditi genericamente più bassi, invece di agevolare espressamente quelli minimi;
  • vi è poi la questione del personale della Scuola, che sembrerebbe rimanere escluso in quanto inquadrato dalle norme sulla Buona Scuola, che non rientra nella sfera della Legge Madia;
  • molto preoccupante è altresì il problema della copertura finanziaria: il reperimento delle risorse necessarie richiederà uno sforzo ben superiore agli stanziamenti previsti in Stabilità, perciò si teme che, successivamente, possano scattare dei meccanismi di recupero che vadano sempre a danno dei lavoratori.

CSA RAL non condivide assolutamente le linee sulle quali il governo si è orientato, non per offrire un reale sostegno al personale del settore pubblico, bensì per cercare di rabbonire i sindacati e tentare una disperata azione di condizionamento del voto referendario del 4 dicembre.

CSA RAL ha da tempo dato mandato alla Confederazione di portare avanti una trattativa concreta, seria e credibile, che rifugga da palliativi di qualsiasi genere e si orienti invece verso un rinnovo contrattuale che possa dare benefici reali ed incondizionati ai lavoratori e alle lavoratrici, nonché alle loro famiglie. Tanto che nell’incontro di ieri delle nostre Delegazioni abbiamo assunto una posizione chiara, che troverete nell’allegato documento ufficiale della nostra Confederazione.

Auspico che le famose, storiche Organizzazioni Confederali assumano una volta e per sempre, in modo responsabile e senza convincimenti politici, la posizione di un NO deciso alla scandalosa e pretestuosa proposta in oggetto.

Non tenendo solo conto delle vere esigenze di questo momento dei lavoratori del pubblico impiego e in special modo di quelli degli enti locali – che vedono negarsi, insieme agli altri, da ben 7 anni il Contratto Nazionale – il Governo vorrebbe assegnare loro una miseria simile, che non coprirebbe nemmeno la vacanza contrattuale!

In conclusione, ribadisco che saremo vigili e che continueremo senza sosta a confrontare la nostra posizione sui tavoli contrattuali.




Verso il voto del 4 dicembre: l’appello del Segretario Generale

Avvicinandoci al voto sulla riforma costituzionale, le incertezze sono ancora notevoli e tanti sono i dubbi su quello che potrà essere, di conseguenza, il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici e degli enti e delle aziende di cui fanno parte.

Tutto ciò è dovuto soprattutto alle tante, discordanti, se non addirittura contraddittorie dichiarazioni fatte in questi giorni dai politici che hanno partecipato al dibattito sul Si e sul NO alla riforma.

Ma l’aspetto più stridente, e paradossale, di tutta la vicenda è che a portare avanti questa riforma è stato un governo che non è mai stato accreditato dal popolo italiano. Un governo che in questi anni nulla ha fatto per evitare che il lavoro regredisse sempre di più, per favorire quel ricambio generazionale che sarebbe indispensabile per dare una maggiore efficienza ed efficacia all’operato degli enti, che comunque, pur tra mille difficoltà, sono riusciti a garantire un’occupazione concreta.

Tutti insieme, dobbiamo ostacolare le scelte sbagliate che si vogliono imporre in questo momento, le quali, se dovessero passare, non potranno assicurare il soddisfacimento dei principi che questa organizzazione porta avanti da sempre. In primis, la salvaguardia di ogni lavoratore e la garanzia occupazionale per i giovani.

Ma la cosa che più ci preoccupa è che oggi, chi dice di voler cambiare l’Italia continua a tenerci in una situazione di stallo, bloccando una apertura contrattuale in un modo che mai si è verificato nella storia del nostro Paese.

In definitiva, le sorti dei lavoratori e delle loro famiglie sono in mano a personaggi che non sono in grado di dar loro alcuna certezza, né in questa fase storica né tantomeno in chiave futura. E questo ci induce a pensare che non vi sia alcuno spiraglio che possa indurci a cambiare idea.

Pertanto, invito tutti ad andare a votare per un NO secco alla riforma, ribadendo che la nostra non è una scelta politica, ma una condivisione di esigenze ben valutate da tutti noi.

A prescindere da quello che sarà l’esito del voto, la nostra Organizzazione continuerà a fare muro contro chiunque voglia abolire la democrazia in questo Paese, e a svolgere il proprio ruolo con un solo obiettivo primario: salvaguardare i lavoratori, le famiglie e i giovani di questo Paese.

Francesco Garofalo




L’intervento di De Magistris al Convegno di Napoli

Cliccare sul seguente link per visualizzare la registrazione dell’intervento del Sindaco di Napoli De Magistris al Convegno indetto da CSA e FIADEL a Napoli il 7 novembre u.s.

 

http://bit.ly/2eWsAh7

 




Guida Ragionata alla Riforma Costituzionale

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GUIDA RAGIONATA ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE

 

Opera edita da CSA Regioni Autonomie Locali

A cura del prof. Avv. Nicola Coco (Responsabile Ufficio Legislativo CSA)

Prefazione di Francesco Garofalo (Segretario Generale CSA e FIADEL)

Pubblicazione fuori commercio – Distribuita dalla Segreteria Generale CSA RAL su contributo volontario

 

La “Guida ragionata alla riforma costituzionale” è un’opera realizzata dall’Ufficio Legislativo di CSA Regioni Autonomie Locali e FIADEL, nella prospettiva del referendum che si terrà il 4 dicembre p.v.

Si tratta di un volumetto che tende a colmare quella che, fino ad oggi, è stata una grave lacuna di tutti i dibattiti che si sono sviluppati attorno all’argomento, ovvero l’assoluta mancanza di una riflessione sulle  ricadute della riforma – e delle varie leggi che l’hanno preceduta – sul mondo del lavoro ed in particolare sull’impiego locale pubblico e privato.

 

Infatti, uno dei punti più critici ed allarmanti della riforma è rappresentato dal Titolo V, che contiene tutta una serie di disposizioni volte a svuotare le Regioni delle loro prerogative attuali, aprendo scenari apocalittici di licenziamenti in massa, nell’ordine di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici.

Ma la Guida affronta anche altri profili, non meno inquietanti, del c.d. Decreto Renzi/Boschi: attraverso un lungo lavoro di indagine storica, emerge che la gran parte delle “innovazioni” legislative – da quella elettorale alla ristrutturazione del Senato, alle “corsie” preferenziali per i disegni di legge governativi, ecc. – altro non sono che la riproposizione, addirittura in fotocopia, di passate (e non troppo democratiche) forme di “governabilità, aventi per principio basilare l’egemonia del Potere Esecutivo e per dottrina la concentrazione di tutte le funzioni decisionali.

La scelta per il NO che apre e conclude il testo della Guida è, dunque, saldamente motivata dal trovarsi dinnanzi ad una gigantesca riforma strutturale dello Stato, che rappresenta un vero e proprio attacco alla democrazia e ai diritti del lavoratori, senza dare alcun evidente vantaggio né in termini di risparmio economico né di snellimenti di tipo burocratico.

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Prof. Avv. Nicola Coco – Ha insegnato al Dipartimento di Scienza Giuridiche dell’Università di Roma – La Sapienza, Criminologia e Procedura Penale, ed è stato altresì docente di Istituzioni di Diritto Pubblico alla Scuola di Specializzazione di Medicina Legale presso la stessa Università. Attualmente è responsabile nazionale dell’Ufficio Legislativo CSA.




L’articolo del Il Mattino sul Convegno di Napoli

Pubblichiamo la riproduzione dell’articolo sul Convegno di Napoli scritto da Pierluigi Frattasi, uscito nell’edizione di ieri de Il Mattino

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Il post di De Magistris sulla sua pagina facebook

Il Sindaco De Magistris, subito dopo aver partecipato al Convegno del 7 novembre, ha postato un commento, corredato di foto, sulla sua pagina facebook istituzionale.

https://www.facebook.com/sindacopernapoli/?fref=ts

 




De Magistris: “Votare No alla riforma per difendere la nostra Costituzione, la più bella del mondo”

Grande partecipazione al Convegno organizzato da CSA e FIADEL a Napoli, apertosi con l’intervento del Sindaco De Magistrs, che ha strappato applausi a scena aperta, elogiando l’operato delle nostre OO.SS. ed in particolare il Segretario Generale Francesco Garofalo e il Segretario Regionale FIADEL Vittorio D’Albero. Ai lavori è intervenuto anche il Vicesindaco Raffaele Del Giudice.

COMUNICATO STAMPA

“Accolgo con soddisfazione lo schieramento per il NO alla riforma costituzionale da parte di CSA e FIADEL, organizzazioni sindacali per le quali ho grande stima, per l’ottimo lavoro che hanno svolto in questi anni a Napoli. Ogni cittadino è una repubblica, e per questo ha il diritto e il dovere di andare a votare. E votare NO significa difendere quella che è la più bella Costituzione del mondo da chi vuole svilirla accentrando in sé tutti i poteri. Questa riforma, infatti, non ha alcun aspetto positivo né per la nazione, né per i cittadini, né per i lavoratori, i quali ultimi sono già stati penalizzati dal Jobs Act e dalla Legge Madia.  Se davvero si voleva puntare al risparmio economico, allo snellimento delle procedure legislative, ad una riorganizzazione coerente del territorio, bisognava seguire ben altre strade, nel rispetto dei valori civili e domacratici.”

Parole che il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha pronunciato oggi al convengo “La riforma costituzionale, un attacco alla democrazia e ai diritti dei lavoratori”, indetto da CSA e FIADEL, unici sindacati autonomi rappresentativi negli enti e nelle aziende delle Funzioni Locali e dell’Igiene Ambientale, per diffondere la propria posizione per il NO alla riforma costituzionale.

“Napoli è un polo importante per la nostra organizzazione – ha affermato il Segretario Generale CSA e FIADEL Francesco Garofalo – e il Sindaco De Magistris, con la sua partecipazione al convegno, ha voluto far sentire la propria voce a fianco delle nostre OO.SS. e di tutti i lavoratori, che hanno bisogno di certezze vere e diritti tutelati.”

Lo schieramento per il No non ha alcun risvolto politico per CSA e FIADEL: “Non ci interessa salire sul carro di quelli che vogliono stroncare il decreto Renzi/Boschi per dare una spallata definitiva al Premier”, ha dichiarato Garofalo. “Noi chiediamo garanzie per i lavoratori e le lavoratrici delle Regioni e del settore privato, e una chiara definizione delle azioni che gli Enti dovranno mettere in atto per mantenerne lo stato occupazionale”.

Ma questa battaglia – ha detto il Segretario Generale – è volta anche evitare l’instaurazione di un “partito unico della nazione”, che nasce dall’ambizione di diventare l’unico partito di riferimento. “Se questa è la strada – ha aggiunto – non mi sorprenderebbe che si arrivasse anche a un “sindacato unico della nazione”, distruggendo la democrazia e il pluralismo sindacale”.

Inoltre, il massimo esponente di CSA e FIADEL chiede la salvaguardia del Contratto Nazionale di Lavoro: “ci opporremo ad oltranza contro soluzioni, come quelle già prefiguratesi, che creino disomogeneità fra le varie categorie di lavoratori, privandoli delle garanzie basilari. E continueremo a prendere le distanze dalle logiche precostituite da altre OO.SS., le quali in questi anni hanno accettato supinamente le linee politiche dei governi che si sono succeduti, sminuendo il ruolo e la centralità del sindacato, quale istituzione”.

Il prof. Nicola Coco, responsabile dell’Ufficio Legislativo CSA/FIADEL e autore della “Guida ragionata alla Riforma Costituzionale” presentata nel corso del Convegno, ha rafforzato i principi espressi da Garofalo, mettendo in evidenza punti estremamente rilevanti della riforma costituzionale a cui, fino ad ora, non è stata data la dovuta attenzione dai media e dai dibattiti referendari, come le radici storiche delle riforme di Renzi e lo stravolgimento del ruolo delle autonomie locali.

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Convegno di Napoli: un appuntamento a cui non si può mancare

In una fase storica in cui le nostre OO.SS. sono in piena fase di rilancio – secondo quanto stabilito dal Consiglio Nazionale di Chianciano del febbraio scorso – sia dal punto di vista organizzativo-strutturale, sia sul piano delle idee e degli interventi sulle singole aree di interesse dei nostri comparti, la questione del referendum sulla riforma costituzionale introdotta dal Decreto Renzi/Boschi assume una centralità assoluta.

Come ricorderete, dallo stesso Consiglio Nazionale e dalla successiva riunione con le segreterie regionali e provinciali CSA e FIADEL è scaturito, con fermezza e decisione – dopo una attenta e oculata valutazione politico-sindacale – lo schieramento per il NO, a cui ha fatto seguito, in alcune realtà territoriali, la costituzione di comitati referendari.

La Segreteria Generale, dal suo canto, si è attivata predisponendo dei materiali informativi, a cominciare dal Vademecum diffuso all’inizio del luglio scorso, che ha fatto da “apripista” alla Guida Ragionata alla riforma costituzionale, realizzata dal responsabile dell’Ufficio Legislativo CSA/FIADEL prof. Nicola Coco.

Un’opera innovativa e compendiosa, che, come preannunciato, andremo a presentare a Napoli il 7 novembre, alla presenza di un personaggio prestigioso ed autorevole quale è il Sindaco Luigi De Magistris, e di tante altre autorità.

Tale appuntamento coinvolge, naturalmente, i dirigenti nazionali, le strutture territoriali e nazionali, gli iscritti e i comitati referendari di cui ho appena fatto cenno. Sarà dunque l’occasione per dimostrare all’Italia intera la nostra forza, la nostra unità, la nostra voglia di combattere contro qualsiasi forma di sopruso nei confronti dei lavoratori.

Non a caso, il Convegno di presentazione del libro ha un titolo piuttosto forte ed eloquente: “La riforma costituzionale, un attacco alla democrazia e ai diritti dei lavoratori”, che sintetizza, a mio avviso, nel miglior modo possibile le motivazioni del nostro schieramento per il NO.

Sin da ora, però, ritengo necessario rappresentarVi che, a prescindere da quelli che saranno i risultati del referendum, la Segreteria Generale è assolutamente determinata ad andare avanti nel dare esecuzione al mandato ricevuto dal Consiglio Nazionale, con particolare riferimento all’esigenza di far si che la nostra struttura sia sempre più vicina ai lavoratori e alla realtà sociale del Paese.

Questo significa mettere in piedi, come abbiamo già fatto, un’organizzazione innovativa, che sia in grado di recepire tempestivamente le istanze dei lavoratori e che sia in grado di prendere le distanze dalle logiche precostituite da altre OO.SS., le quali in questi anni si sono fatte interpreti delle linee politiche imposte dai governi che si sono succeduti, sminuendo notevolmente il ruolo e la centralità del sindacato. Tant’è vero che oggi tutti si sentono in diritto di offendere, ripudiando il valore aggiunto costituito dai lavoratori e dalle loro famiglie, che nella congiuntura attuale costituirebbero, invece, prerogative fondamentali per il rilancio del Paese.

Alla luce di queste considerazioni, auspico che le Strutture e le sigle nazionali componenti CSA e FIADEL comprendano l’importanza della propria presenza al Convegno di Napoli e, in prospettiva, facciano sentire sempre più la propria vicinanza alle iniziative intraprese ad esclusivo interesse dei lavoratori e delle lavoratrici.

 

INFORMAZIONI LOGISTICHE

L’Hotel Ramada è situato in pieno Centro a soli 200 metri dalla Stazione Centrale (Piazza Garibaldi) ed è facilmente raggiungibile con mezzi privati dalle autostrade A1/A3/A30: seguire l’indicazione stazione centrale /zona portuale e proseguire per la stazione centrale Piazza Garibaldi.

Per chi avesse la necessità di arrivare a Napoli il giorno prima, abbiamo stipulato una convenzione con l’Hotel Cavour che si trova a 50 metri dalla Stazione Centrale, in Piazza Garibaldi 32.

(arrivo 6/11 – partenza 7/11)

  • Camera singola 40,00 euro
  • Camera doppia 49,00 euro
  • Camera tripla 63,00 euro

Note: per gli arrivi dopo le 19 è necessaria carta di credito a garanzia; le tariffe sono da intendersi per camera, per notte, colazione a buffet esclusa, tassa di soggiorno 2 euro per persona esclusa.

 

 

 




Il 7 novembre a Napoli Convegno Nazionale CSA/FIADEL

 

Napoli, Lunedì 7 novembre 2016 – ore 11

Hotel Ramada Via Galileo Ferraris, 40

 

CONVEGNO

La riforma costituzionale:

un attacco alla democrazia e ai diritti dei lavoratori

APERTO AI DIRIGENTI DEGLI ORGANISMI NAZIONALI – ALLE ORGANIZZAZIONI TERRITORIALI – A TUTTI GLI ISCRITTI – AI COMITATI REFERENDARI ATTIVATI DALLE OO.TT.

 

Interverranno

  • Francesco Garofalo – Segretario Genarale CSA e FIADEL
  • Avv. Nicola Coco – Responsabile Ufficio Legislativo CSA
  • Luigi De Magistris – Sindaco di Napoli
  • Più numerose Autorità Locali (i nominativi saranno comunicati in seguito)

In ottemperanza alla delibera del Consiglio Nazionale di Chianciano tenutosi nel febbraio scorso e nel rispetto degli impegni ulteriormente assunti nella riunione delle segreterie provinciali del 7 luglio, la questione del NO alla riforma costituzionale ha assunto una priorità assoluta rispetto alla tutela del futuro dei lavoratori, e non solo quelli che fanno capo alle nostre Strutture.

Dopo aver annunciato ufficialmente la nostra posizione, con il comunicato del 12 settembre, abbiamo portato a compimento la “Guida ragionata” alla riforma Renzi/Boschi, realizzata dal prof. Nicola Coco, Responsabile dell’Ufficio Legislativo, che sarà ufficialmente presentata nel Convegno in programma a Napoli il prossimo 7 novembre, ed al momento è già in fase di distribuzione presso le sedi territoriali, secondo le modalità rese note.

Un’opera innovativa ed estremamente compendiosa, che analizza la materia con un taglio prettamente sindacale, ponendo in luce le ricadute sul mondo del lavoro, ed in particolare sul pubblico impiego, della riforma in oggetto, in conseguenza allo svuotamento delle prerogative delle Regioni.

Il Convegno di Napoli è quindi un momento che segnerà la storia delle nostre OO.SS., considerando che nessun altro organismo sindacale ha sino ad ora posto al centro dei dibattiti referendari la tematica della difesa dei lavoratori.

Il valore aggiunto dell’incontro sarà la partecipazione del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che insieme ad altre autorità locali porterà il proprio saluto e il proprio sostegno alla nostra battaglia. Pertanto, è assolutamente indispensabile un’adesione massiccia da parte delle Delegazioni regionali e provinciali, per dare il senso della nostra forza e della nostra tenacia nel rivendicare i nostri diritti.

 

Note logistiche-organizzative

  • L’Hotel Ramada si trova a due passi dalla Stazione Centrale (Piazza Garibaldi) ed è facilmente raggiungibile dall’autostrada.
  • La prima parte dei lavori si svolgerà dalle 10 alle 13, con gli interventi dei relatori previsti. Alle ore 13 osserveremo una breve pausa pranzo a buffet. A seguire si aprirà il dibattito, aperto a tutti, dietro presentazione della scheda di prenotazione.

 

TUTTE LE DELEGAZIONI REGIONALI E PROVINCIALI SONO CALDAMENTE INVITATE AD INVIARE UNA PROPRIA DELEGAZIONE – MUNITA DI STRISCIONE – COMPOSTA DA UN MAX DI 10 PERSONE




Il Dipartimento Camere di Commercio in audizione

In questi giorni, i Capi Dipartimento Camere di Commercio CSA RAL, Alessandro Tassi e Lucia Grasso, sono intervenuti in audizione presso le Commissioni X (Attività Produttive) di Camera e Senato, per l’esame dello “Schema di decreto legislativo di riordino delle Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura”.

In entrambe le sedi, i nostri dirigenti hanno esposto i vari punti di criticità del decreto in oggetto, a partire dalle questioni che riguardano la salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori del Sistema camerale, il taglio delle funzioni e delle risorse e il dimezzamento delle Camere di Commercio.

In chiusura, Tassi e Grasso hanno esposto alle Commissioni alcune proposte emendative al decreto stesso.

Nei prossimi giorni pubblicheremo degli approfondimenti a cura dei Capi Dipartimento. Nel frattempo, è possibile prendere visione del testo dell’audizione in Senato e della registrazione video della seduta svoltasi alla Camera nella giornata di ieri.




Garofalo: il “contratto ponte” per i lavoratori del P.I. è innaturale

Con il comunicato allegato, il Segretario Generale Francesco Garofalo ha preso posizione contro il cosiddetto “contratto ponte” prospettato dal Governo tramite l’Aran per dare una soluzione temporanea al problema del rinnovo dei contratti per il lavoratori del pubblico impiego, smentendo categoricamente che vi sia stato un qualsivoglia accordo con le OO.SS. rappresentative.




Lo schieramento delle nostre OO.SS. per il NO alla riforma costituzionale

Il comunicato con il quale il Segretario Generale Francesco Garofalo rende nota ufficialmente la posizione di CSA RAL e FIADEL per il NO alla riforma costituzionale dettata dal Decreto Renzi/Boschi del 12 aprile u.s., in vista del referendum le cui date non sono ancora state rese note.

Per visualizzare il comunicato cliccare qui.

 




Camere di Commercio: proclamazione dello stato di agitazione del personale

In data odierna, il CSA RAL – Segreteria Nazionale ha proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale del Sistema Camerale in reazione al decreto di riforma delle Camere di Commercio approvato, in esame preliminare, il 25 agosto 2016 dal Consiglio dei Ministri, che non offre  alcuna reale garanziariguardo i livelli occupazionali e la razionalizzazione delle dotazioni organiche, e che nella riorganizzazione del Sistema camerale cela tagli lineari ai finanziamenti, alle funzioni e servizi alle imprese, al personale, alle sedi periferiche senza che siano stati attivati tavoli di diretto confronto con i rappresentanti della OO.SS. nazionali maggiormente rappresentative e di fronte al rischio di pesanti ricadute occupazionali.

In particolare, il decreto in oggetto prevede quanto segue:

– riduzione del numero delle Camere dalle attuali 105 a non più di 60, ferme restando la presenza di almeno 1 CdC per Regione e l’accorpamento delle Camere con meno di 75.000 imprese iscritte;

– conferma del taglio del 50% del diritto annuale dal 2017;

– riduzione del numero dei consiglieri: 16 nelle Camere fino a 80.000 imprese e 22 in quelle maggiori;

– limite di due mandati e gratuità degli incarichi negli organi, nonché limiti al trattamento economico di amministratori e dirigenti;

– accorpamento delle Aziende speciali che svolgono compiti simili e razionalizzazione delle partecipazioni.

 




Il cordoglio del CSA RAL per le vittime del terremoto

Il Segretario Generale Francesco Garofalo esprime, a nome di tutta la O.S., il proprio dolore e cordoglio per la tragedia che ha colpito il Centro Italia, mietendo tante vittime innocenti e provocando immane angoscia per le migliaia di famiglie coinvolte.lutto




Napoli: un altro grande successo per il CSA RAL

Il CSA RAL continua a fare la storia! In data odierna il quotidiano Il Mattino di Napoli ha dato ampio risalto alla notizia dell’avviamento delle pratiche per il passaggio al CSA di oltre un migliaio fra agenti di polizia locale e operatori cimiteriali, già iscritti al DICCAP, il maggiore sindacato del Comune di Napoli.

Come ha dichiarato a Il Mattino il Segretario Generale Francesco Garofalo, “contiamo di chiudere la prima fase tra la fine di agosto e i primi di settembre, con le prime 1300-1500 tessere. Attualmente il CSA, a livello nazionale, è il sindacato più forte della Polizia Locale e dei dipendenti delle altre categorie delle Funzioni Locali”. ” E ha quindi aggiunto: “Col passaggio dei nuovi tesserati saremo il primo sindacato del Municipio partenopeo e copriremo tutte le branche dell’amministrazione.”

Il punto di forza del CSA – ha sottolineato la testata napoletana – sta nel fatto che nell’accertamento di rappresentatività per il triennio 2016/1918, esso si è piazzato quarto dietro la “triplice”, “superando con 13.847 deleghe, il DICCAP, fermo a 8326. Solo i primi quattro avevano diritto alla rappresentatività. La conseguenza è che il DICCAP, che in passato si era avvaldo della delibera 15 dell’ARANche consentiva a chi aveva firmato i contratti giuridici, che erano bloccati, di poter partecipare ai tavoli di trattativa a livello territoriale provinciale, adesso non può più farlo.”

“L’ARAN – ha ulteriormente evidenziato Garofalo – ha certificato che il CSA è l’unica organizzazione sindacale autonoma rappresentativa, accanto a CGIL, CISL e UIL, nel comparto Funzioni Locali, che tiene assime i dipendenti di Regioni ed Enti Locali.”

Per essere ancora più chiaro, Garofalo ha specificato che non si tratta di un’aggregazione di sindacati ma di un traghettamento di tessere, e che “i lavoratori stanno già passando spontaneamente con nuovi tesseramenti, non solo dal Diccap ma anche da altre organizzazioni sindacali. Per quanto riguarda i delegati, passeranno col CSA tutti gli eletti nelle RSU delle precedenti elezioni. A fine agosto presenteremo alla amministrazione comunale il quadro completo dei dirigenti locali.”

Confermati – aggiunge Il Mattino – per l’ottimo lavoro svolto il segretario provinciale Salvatore Mauro e il Coordinatore regionale CSA e FIADEL Vittorio D’Albero, ai quali probabilmente si affiancheranno altre figure.

Per quanto riguarda l’appellativo di “sindacato giallo” attribuito al DICCAP, Garofalo ha tagliato corto: “‘ una cultura che non ci appartiene,  il CSA guarda esclusivamente alle politiche che sono vicine ai lavoratori. Se il Comune prosegue su questa strada, noi collaboreremo con spirito costruttivo, altrimenti assumeremo le nostre determinazioni.Ma con l’amministrazione c’è l’intesa per fare un buon lavoro.”

Nella stessa pagina, Il Mattino ha pubblicato un altro articolo, consultabile tramite questo link, nel quale vengono svelati i retroscena dell’operazione, che si è potuta realizzare anche grazie ai buoni uffici del Capitano Gennaro Martinelli, a cui Garofalo ha rivolto un sentito tributo.