Si è riunito a Roma il Dipartimento Sanità
Presentiamo il verbale della riunione del Dipartimento Sanità CSA, svoltasi il 24 gennaio presso la sede della Segreteria Generale.
Nel suo intervento introduttivo ai lavori, il Segretario Generale Garofalo ha evidenziato la necessità di dare una nuova veste, e nuovi obiettivi, al Dipartimento, fermo restando l’accordo stipulato suo tempo con FIALS, che comunque dovrà essere rivisto.
L’idea è quella di concepire il Dipartimento sulle forme di una federazione, e quindi di un soggetto giuridico che non sia un semplice supporto ad altre sigle ma un’entità capace di penetrare nel mondo della sanità per incontrare le esigenze dei lavoratori dei vari comparti di cui esso si compone, attraverso la creazione di tanti sotto-dipartimenti riferiti alle varie figure professionali (medici, paramedici, OSS, ecc.), per poi andare a verificare quali nuovi accordi sarà più opportuno stipulare.
Per questi motivi, Garofalo ha ritenuto di creare un Esecutivo ristretto nell’ambito del Dipartimento – composto dai sigg.ri Antonia Spina (coordinatrice), Rolando Scotillo, Giuseppe Badagliacca, Giuseppe Piastra, Domenico Godano – a cui spetterà anche il compito di individuare ulteriori figure che si impegnino a lavorare quotidianamente nei rispettivi territori.
E’ quindi di immediata evidenza la nuova impronta che si intende dare col Dipartimento, considerato che gli altri sindacati hanno già creato delle Federazioni in ambito sanitario, ma esse sono delle entità astratte, che si limitano ad erogare taluni servizi. Il nostro obiettivo è quello di elaborare, nell’ambito dell’Esecutivo del Dipartimento, un documento di programma a livello nazionale, che venga poi traslato e modellato a livello territoriale, dove le esigenze sono le più varie.
In definitiva, ha detto Garofalo, se ognuno potesse curare la propria specificità in un unico contenitore potrebbe essere la soluzione vincente.
A tal fine, per le prossime elezioni RSU si potrebbe istituire un singolo cartello, per poi aprirlo a tutti quelli che vogliono entrare.
Rolando Scotillo è entrato nello specifico dei servizi offerti da FISI, che dopo l’inglobamento in CSA sono fruibili anche dai nostri iscritti. Gli strumenti sono essenzialmente la formazione e l’offerta di contratti assicurativi.
Per quanto riguarda il primo aspetto, ha illustrato il progetto di e-learning ideato da FISI-CSA, basato su una piattaforma avanzatissima, accreditata presso il Ministero della Salute, che offre le più ampie possibilità di fruizione e permette nel contempo di realizzare il tesseramento online.
FISI-CSA ha alle spalle una lunga esperienza nel campo della formazione, erogando dei corsi rivolti a tutte le professionalità di settore di cui hanno usufruito migliaia di operatori ai vari livelli, affidandosi a docenti di prim’ordine. Naturalmente, questo know-how è trasferibile in ciascun ambito locale, perciò ciascuna struttura territoriale potrà organizzare i propri eventi, nel rispetto di alcuni requisiti di qualità, magari anche prendendo accordi con le Asl e le case di cura private
In una fase successiva delle riunione, Scotillo ha dato dei ragguagli sulla polizza assicurativa offerta da FISI Servizi, che copre tutti i profili professionali, medici compresi. Una soluzione che è stata apprezzata da tutti i partecipanti alla riunione, con la sottolineatura che ai territori dovrà essere lasciata la libertà di stabilire le modalità di fruizione della polizza (far pagare per intero, o parzialmente o per nulla il relativo costo al lavoratore; inglobare o meno tale costo nella tessera; prevedere o meno la rateizzazione, ecc.).
In linea di principio, sostiene Antonia Spina, non è semplice intervenire su una realtà particolare come quella della Sanità, data la presenza di una molteplicità di categorie che si guardano in cagnesco e di un contratto piuttosto complesso. D’altra parte, visto che in tale ambito il ruolo del sindacato si è molto ridimensionato nel tempo, è da ritenere lungimirante il discorso di organizzarsi per settori specifico, affinché ogni categoria si senta rappresentata e abbia un punto di riferimento, anche per via telematica, al quale l’iscritto possa rivolgersi per fare delle domande e ottenere in tempi brevi una risposta.
E questo parere è, sostanzialmente, condiviso da tutti i componenti l’Esecutivo del Dipartimento.
In conclusione, è emersa una visione comune sui seguenti aspetti:
- Predisporre progetti a lunga gittata
- Andare a colmare le lacune lasciate dai sindacati maggiori sia nel campo della formazione/informazione
- Sfruttare la formazione e l’assicurazione come strumenti di proselitismo
- In vista delle elezioni RSU, creare rapporti di collaborazione con le altre realtà che gravitano nel mondo della sanità per evitare meccanismi di conflitto.