Richiesta l’audizione sui progetti di legge di riforma della Polizia Locale

Nel rispetto degli impegni sindacali assunti, la Segreteria Generale CSA, unitamente al Dipartimento Polizia Locale, ha inviato oggi la richiesta di audizione sui progetti di legge di riforma della Polizia Locale al presidente I Commissione Affari Costituzionali della Camera, On. Giuseppe Brescia.

La caduta del primo Governo Conte, infatti, aveva provocato l’interruzione dei lavori da poco avviati per portare finalmente a compimento il progetto di legge in questione, che da tanti anni è atteso da tutti i lavoratori della Polizia Locale.

Ora che l’iter è ripreso, il CSA è prontamente intervenuto per offrire il proprio contributo di esperienza e di conoscenza delle problematiche, rilevando che la legge 65/86 non è più adeguata agli attuali scenari in materia di sicurezza urbana, facendo emergere evidenti illogicità giuridiche, contrattuali e ordinamentali, che impattano sul quotidiano lavoro di tutto il personale dislocato nell’intero territorio nazionale.




Riforma Camere di Commercio: incontro alla Unioncamere

Il 9 luglio 2019 le OO.SS. rappresentative (CSA RAL, CGIL, CISL, UIL) hanno incontrato, presso la sede di Unioncamere a Roma, il Segretario Generale Dr. Tripoli e il Dirigente dell’Area Organizzazione e Personale Dr. Caporale per ricevere aggiornamenti sullo stato di avanzamento della riforma delle Camere di Commercio.

Mentre da un lato Unioncamere registra l’assenza di esuberi tra il personale degli enti camerali – situazione questa favorita soprattutto dalle numerose cessazioni dal servizio intervenute per raggiungimento dell’età pensionabile ordinaria o “quota 100” unitamente al blocco totale delle assunzioni imposto dal decreto di riforma – preoccupa invece la condizione di alcune Unioni regionali.

Prevale molta incertezza sulla conclusione delle procedure di accorpamento ancora aperte, attualmente sospese – all’indomani delle note sentenze del Tar del Lazio e in attesa del giudizio della Corte Costituzionale (previsto nei i primi mesi del prossimo anno) – anche per volontà di alcune Regioni che intendono conoscere l’esito dei pronunciamenti giurisdizionali sull’impianto della riforma, prima di adottare gli atti di loro competenza inerenti alla nomina dei componenti dei consigli delle nuove Camere accorpate.

Sul punto, ha comunicato Unioncamere, sembrerebbe che l’orientamento del Governo (che non si è ancora espresso ufficialmente) sia di concludere rapidamente il percorso di riforma completando tutti gli accorpamenti previsti, portando a 60 il numero complessivo delle Camere di Commercio. In seguito ci sarebbe la disponibilità da parte del Governo a concedere, con un provvedimento ad hoc, alcuni correttivi ad esempio per riconoscere pari dignità a tutti gli Enti interessati da accorpamento, indipendentemente dalle rispettive dimensioni (obbligo dell’attribuzione della carica di Vice Presidente a membro designato dalla Camera accorpata che non ha espresso il Presidente, equipollenza tra le diverse sedi territoriali eliminando la distinzione tra sedi principali e secondarie con il mantenimento in ciascuna di esse del medesimo livello di servizi, attribuzione di nuovi compiti sui servizi finanziari per ragionare, in prospettiva, sull’incremento del diritto annuale e nuove assunzioni).

Unioncamere segnala l’iniziativa di 15 Camere di Commercio – il cui accorpamento è attualmente sospeso – che hanno deciso di presentare il prossimo 15/7, direttamente al Ministro dello Sviluppo Economico, una loro piattaforma alternativa con una serie di proposte. Il principio cardine su cui si baserebbe tale piattaforma sarebbe il superamento dell’obbligatorietà degli accorpamenti, eliminando i vincoli imposti dalla riforma del numero massimo di 60 Camere a livello nazionale e di quello minimo di 75000 imprese iscritte al Registro Imprese per singola nuova Camera.

Il tutto sarebbe per scongiurare la perdita della governance locale, funzionale all’espressione e soddisfazione degli interessi dei singoli territori e quindi di un principio di democraticità dell’ordinamento. Unioncamere riferisce che, in tal caso, a compensazione dei maggiori oneri derivanti dal mantenimento dell’autonomia dei singoli Enti, verrebbero proposte azioni di efficientamento e recupero di economicità attraverso la definizione di ambiti di razionalizzazione delle strutture camerali (accentramento a livello regionale o interregionale dei servizi di supporto e di back office).

Successivamente all’incontro al MISE del 15/7 si potranno presumibilmente conoscere i contenuti della piattaforma presentata dalle 15 Camere, la posizione ufficiale e i contenuti dell’eventuale provvedimento che il Governo potrebbe adottare nelle prossime settimane.

Riteniamo che l’eventuale definizione di ulteriori ambiti di “razionalizzazione” delle strutture camerali potrebbe determinare una preoccupante situazione per il personale camerale addetto a servizi di supporto e di back office non escludendo rischi di esubero posto che ad oggi, per l’iniziativa in questione, non sono state rese note garanzie di salvaguardia dei livelli occupazionali né è stato attivato il confronto con le OO.SS..

Come già segnalato formalmente al Ministro con nota in data 26/3/2019, riteniamo che l’attuale “riforma” debba essere migliorata ad esempio con il superamento dell’obbligatorietà degli accorpamenti e l’introduzione del principio della volontarietà di accorpamento, eliminando i vincoli imposti dalla riforma del numero massimo di 60 Camere a livello nazionale e di quello minimo di 75000 imprese iscritte al Registro Imprese per singola nuova Camera. Il tutto salvaguardando totalmente i livelli occupazionali quale must imprescindibile.

Si è infine accennato ad alcune problematiche derivanti dall’applicazione dell’art. 72 del vigente CCNL relativo al welfare integrativo delle Camere di Commercio, problematiche che verranno approfondite in un successivo incontro da tenersi a breve.




Il CSA incontra il Sottosegretario Molteni

A seguito dello sciopero e della manifestazione nazionale, del 21 giugno scorso, il Sottosegretario agli Interni on.le Molteni  ha ricevuto nei giorni scorsi la delegazione del CSA, che ha riportato le istanze della categoria sulla riforma della Polizia Locale, ritenendo imprescindibile il rientro nel contratto di Diritto Pubblico.

Il Sottosegretario si è impegnato a portare nelle sedi più opportune tutte le problematiche della categoria, affinchè si arrivi a un riconoscimento del ruolo e delle funzioni svolte dai 60mila agenti della Polizia Locale d’Italia.

 

In allegato il documento presentato dal CSA al Sottosegretario Molteni




Fotogallery manifestazione Polizia Locale 21 giugno a Roma




Riforma Polizia Locale: più ombre che luci all’apertura del tavolo al Ministero degli Interni

Si è aperto oggi al Ministero degli Interni il tavolo di confronto sulla riforma della Legge sulla Polizia Locale, con la partecipazione del Segretario Generale Garofalo e degli esponenti del Dipartimento Polizia Locale Luigi Marucci e Stefano Lulli.

Comunicato Ufficiale




Polizia Locale: lo sciopero slitta al 21 giugno

In allegato, il comunicato del Segretario Generale Francesco Garofalo che illustra i motivi dello slittamento dello sciopero nazionale inizialmente indetto per il 13 maggio e il documento ufficiale, trasmesso dal CSA, sempre in data odierna, alle sedi istituzionali competenti, della proclamazione dello sciopero stesso.

 

Comunicato del Segretario Generale

Comunicazione Ufficiale CSA




L’azione del Dipartimento Polizia Locale CSA ha colto nel segno!

Pubblichiamo il comunicato odierno del Segretario Generale riguardo gli sviluppi dell’iter parlamentare del disegno di legge “Politiche integrate per la sicurezza e polizia locale” e la prosecuzione dello stato di agitazione proclamato dal CSA.

In allegato le proposte di legge all’esame e il verbale della seduta della Commissione Affari Costituzionali della Camera del 13 marzo u.s.

 

COMUNICATO

PROPOSTE DI LEGGE

VERBALE COMMISSIONE




Comunicato del Dipartimento Camere di Commercio

Nel link seguente, il comunicato redatto dal Dipartimento Camere di Commercio CSA a seguito del Consiglio Nazionale di Chianciano, che manifesta la sua piena adesione e vicinanza al Segretario Generale Francesco Garofalo, con particolare riferimento al progetto di rilancio che il Sindacato porterà avanti nei prossimi mesi per rilanciare il ruolo pubblico delle Camere di Commercio.

 

COMUNICATO DIPARTIMENTO CAMERE DI COMMERCIO




Lettera aperta ai 60.000 Agenti e Ufficiali della Polizia Locale

Le pressioni che il CSA e il proprio Dipartimento Polizia Locale stanno facendo da diversi anni sulla UE per sollecitare un suo intervento sulle istituzioni italiane al fine di ottenere finalmente la parificazione previdenziale, salariale, pensionistica e sostanziale alle Polizie civili dello Stato.

Il 22 gennaio, una nostra Delegazione – a cui rivolgo un sentito ringraziamento per l’impegno che si è assunta – si è recata presso la sede del Parlamento Europeo per una audizione nella quale il sottoscritto, insieme al Presidente Ospol Luigi Marucci, ha nuovamente esposto la problematica relativa al trattamento giuridico e alle condizioni di lavoro delle forze della Polizia Locale e Provinciale, denunciando la grave quanto incomprensibile discriminazione a cui il nostro Corpo è soggetto da oltre 30 anni, e mettendo in evidenza il rischio che questa situazione può ripercuotersi negativamente anche sul  mantenimento dell’ordine pubblico.

Un percorso, quello che stanno svolgendo la Segreteria Nazionale CSA e il Dipartimento Polizia Locale di grande rilevanza politica e sindacale, ma soprattutto di carattere fortemente innovativo, perché mai nessun altro sindacato aveva pensato di rivolgersi alle istituzioni europee per rivendicare i diritti del comparto.

Come ben sapete, è  già da tanti anni che ci stiamo battendo per la modifica della legge 65/86, ma dopo tante vane promesse ci siamo sempre trovati al punto di partenza. Da qui, l’intuizione, mia e del Presidente Ospol Luigi Marucci di tentare la strada dell’Europa, presentando nel 2016 una petizione alla UE, per poi esporla iin Aula nella audizione tenutasi il 25 novembre 2017.

Ma questi sono solo i passi conclusivi di un cammino cominciato nel 2014, con la costituzione del Dipartimento Polizia Locale CSA con presidenza Ospol, e che di seguito ripercorriamo sommariamente:

21 maggio 2014   –   Incontro con l’On.Antonio Tajani (Ministro europeo)

16 gennaio 2015    – Proclamazione Sciopero Nazionale Polizia Locale per il 12 febbraio 2015

20 febbraio 2016   – Notifica proclamazione Sciopero Nazionale

29 aprile 2016        – Apertura Sito internet Sciopero Nazionale

12 maggio 2016     – Manifestazione a Roma

19 maggio 2016     – Incontro con il Vicepresidente Parlamento Europeo Tajani

25 maggio 2016     – Petizione inviata al Parlamento Europeo

14 giugno 2016      – Accoglimento della Petizione da parte  del Parlamento Europeo

13 aprile 2017        – Comunicazione sulla legge “Sicurezza delle città”

25 novembre 2017 – Audizione a Bruxelles

A Bruxelles, abbiamo ottenuto, nell’immediato, piena condivisione delle argomentazioni esposte, da parte del consesso comunitario e dei rappresentanti di tutti i partiti.

Condivisione che è stata quindi formalizzata da un comunicato dall’Eurodeputato Alberto Cirio, di cui riporto i contenuti essenziali.

“La Commissione Petizioni UE ha deciso di approfondire la situazione e di scrivere al Governo italiano per un aggiornamento sulla Riforma della Polizia Locale. Nei prossimi mesi, inoltre, una delegazione internazionale di eurodeputati effettuerà un sopralluogo in Italia per acquisire ulteriori informazioni. Anche il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani ha espresso il proprio sostegno e verrà personalmente coinvolto e aggiornato dalla presidente della Commissione Petizioni Cecilia Wikström.”

Questa è la miglior conferma che potessimo ottenere. Ma adesso che siamo entrati nella fase cruciale dell’iter, sarà nostro dovere seguire tutti i prossimi passaggi  con la massima attenzione e, naturalmente, tenerVi aggiornati sugli sviluppi.

Pertanto, invito tutta la categoria a rimanere al nostro fianco, per portare avanti con maggior forza e partecipazione le prossime iniziative che si intraprenderanno, così come sarà deliberato durante il prossimo Consiglio Nazionale CSA di Chianciano.

 

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo

 




Incontro al Viminale sulla Polizia Locale

Si è tenuta al Viminale nel pomeriggio di venerdì 19 u.s. il Tavolo di confronto tra Sindacati e Associazioni di categoria della Polizia Locale ed il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno On. Carlo Sibilia.

Per il CSA RAL erano presenti tutte le organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e la confederazione, CISAL – ANPOL – FILPM – SIAPOL – OSPOL.

Nell’apertura dei lavori, il Sottosegretario Sibilia, ha invitato i sindacati e le associazioni ad esporre le problematiche della Polizia Locale ed in particolare alle problematiche della legge n. 65 del 1986 “Legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale”.

Durante il giro di tavolo tutte le sigle, sebbene con diverse sfumature, anche sostanziali, hanno fatto emergere le criticità della legge 65/86. Alcune organizzazioni sindacali, pur manifestando tali criticità, hanno puntualizzato che la Polizia Locale deve stare nel contratto privatistico, cioè l’attuale Comparto Funzioni Locali.

Il Segretario Generale del CSA, Francesco Garofalo, nel sintetizzare gli interventi delle sigle di categoria CISAL – ANPOL – FILPM – SIAPOL – OSPOL, ben noti da anni di lotta per una legge di riforma del settore, e dalle dirette istanze delle donne e uomini dei Corpi e Servizi della Polizia Locale – terminologia estensiva alle Polizie Municipali, provinciali, città metropolitane (area vasta) – partecipanti ai due scioperi nazionali indetti dal CSA RAL Dipartimento Polizia Locale il 12 febbraio 2015 e 13 maggio 2016, con manifestazione nella città di Roma, ha fatto rilevare:

I mutamenti sociali del nostro Paese, un’efficace opera di prevenzione alle nuove forme di terrorismo  Internazionale che negli ultimi anni hanno colpito duramente i paesi europei, i decreti legge Minniti e Salvini, nonché le molteplici circolari e decreti del Ministero dell’Interno, che coinvolgono direttamente le donne e uomini della Polizia Locale nella sicurezza integrata al pari delle Forze di Polizia ad ordinamento civile, manifestano la vetustà legge 65/86, cogente per gli anni ’90, superata e discriminante nel nuovo millennio. La Polizia Locale ha un alveo contrattuale naturale – Contratto di diritto Pubblico – con pari trattamento economico e previdenziale, delle Forze di Polizia civili.

Tema affrontato anche nella Commissione UE delle Petizioni dal Dipartimento Polizia Locale CSA, attraverso la petizione 0696/2016, pronunciandosi con una raccomandazione al Governo Italiano inerente l’equiparazione della Polizia Locale d’Italia alle Polizie dello Stato ad ordinamento civile.

Inoltre, si è evidenziato che la Polizia Locale è una e indivisibile. Le diverse locuzioni, Polizia Municipale – Polizia Provinciale – Polizia Città Metropolitana (o, per effetto della soppressione delle province, altre fantasiose terminologie sempre riconducibili alla Polizia Locale: Polizia Guardia Parchi, Polizia Ambientale, ecc..) nella nuova legge di riforma devono essere tutte ricomprese con il termine POLIZIA LOCALE e che l’ambito operativo è solo la “specialità”. Sul punto il Dipartimento Polizia Locale CSA ha presentato appositi emendamenti.

Al termine della riunione il CSA RAL Dipartimento Polizia Locale ha consegnato al Sottosegretario di Stato, On.  Sibilia, un documento condiviso e sottoscritto da tutti i sindacati e associazioni di categoria sopra menzionati, qui allegato.

 

DOCUMENTO CSA CONSEGNATO AL SOTTOSEGRETARIO SIBILIA




Comunicato Ospol: Bruxelles, plico diplomatico al governo italiano

Pubblichiamo il comunicato diffuso dall’Ospol in data odierna riguardo l’azione intrapresa dalla Commissione Europea per sostenere la petizione a suo tempo presentata, che costituisce sicuramente un passo importante per la categoria.

Siamo sulla buona strada, confermando di riuscire sempre a rispettare gli impegni presi!

 

Con la cautela che ci contraddistingue e senza trionfalismi e demagogie inutili sentiamo il dovere di informare i nostri iscritti e i 60000 Uomini e Donne della Polizia Locale d’Italia sullo stato dei lavori della Commissione Europea sulla Petizione n. 0696/2016 a firma del Segretario Generale del CSA Francesco Garofalo e del Responsabile Nazionale del Dipartimento Polizia Locale OSPOL/CSA Luigi Marucci.

Dopo un lungo lavoro di informazioni, di confronti e di audizioni, anche fra Parlamentari dei Stati membri, il Parlamento Europeo invia PLICO DIPLOMATICO al Governo Italiano come preannunciato dalla Presidente della Commissione EU nell’audizione della delegazione CSA/OSPOL del 28 novembre 2017.

Quali diretti interessati, insieme a tutti i Poliziotti Locali d’Italia, sentiamo l’obbligo di diffondere tra la Categoria, parte degli alti contenuti della missiva inviata al Governo Italiano.

Consapevoli come siamo e speranzosi del futuro del Governo che verrà , invitiamo tutti gli Agenti ed Ufficiali della Polizia Locale d’Italia a sposare e diffondere tra i Parlamentari nazionali la Petizione in oggetto e l’esaltante contenuto del Documento inviato al Governo Italiano.

Pet. 0696/2016 , è la TUA Petizione , è il Tuo lavoro, è il TUO futuro , è la TUA libertà e la Nostra autonomia. DIFENDILA!
_____________________________
“Oggetto: Petizione n.0696/2017, presentata da L.M. e F.G., cittadini italiani, a nome del CSA Dipartimento Polizia Locale, sulla necessità di un nuovo inquadramento della polizia locale da parte dello Stato Italiano.
La Commissione per le Petizioni nella sua riunione del 28 novembre 2017 ha esaminato la problematica relativa al trattamento giuridico e alle condizioni di lavoro delle forze della polizia locale, in presenza di alcuni rappresentanti delle stesse nonché dei servizi competenti della Commissione europea.
Nel corso del dibattito è emerso che, pur rientrando la spinosa questione dell’equiparazione del corpo della polizia locale agli appartenenti alle forze dell’ordine (quali Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato) in un ambito di esclusiva competenza nazionale (come attestato dalla Commissione europea nelle comunicazioni ai Membri, qui allegate), la situazione degli agenti ed ufficiali della polizia locale, dislocati in tutti i Comuni d’Italia, è gravemente discriminatoria e può comportare pregiudizio anche al mantenimento dell’ordine pubblico nell’interesse di tutta quanta la collettività nazionale. Infatti, pur svolgendo tutte le funzioni di pubblica sicurezza, di polizia giudiziaria e stradale, tali forze, oltre ad essere prive di ogni tutela, in quanto sforniti di adeguati strumenti di protezione personale, nonché di formazione al corretto espletamento dei compiti di prevenzione e lotta contro la criminalità e il terrorismo, sono equiparati economicamente e giuridicamente ai dipendenti amministrativi delle Regioni e dei Comuni d’Italia.
Gli Eurodeputati intervenuti hanno manifestato la loro inquietudine per tali carenze, dovute al protrarsi da oltre 30 anni di una normativa obsoleta (legge n.65/86). Perciò hanno espresso la convinzione che, in assenza di sostanziali mutamenti del quadro normativo, questo insostituibile divario nelle condizioni di lavoro fra i tutori dell’ordine pubblico, a seconda dell’ente di appartenenza, non può che rendere ancor più vulnerabili i 60000 appartenenti alla Polizia Locale ed esporre la cittadinanza a pericolose falle sul fronte della pubblica sicurezza, in un periodo di crescente allarme sociale per le sempre più diffuse minacce terroristiche.
Per questo motivo la prego di intervenire presso le competenti Autorità ministeriali dell’interno affinchè vengano adottati provvedimenti e misure tempestive, anche sul piano legislativo, per una soluzione equa e soddisfacente di fronte alle legittime istanze delle migliaia di uomini e donne della Polizia Locale.
In attesa di una risposta da parte delle autorità competenti, che dovrà essere sottoposta al vaglio dei Membri della commissione per le petizioni Le porgo……….”.

C.S.A. – Dipartimento Polizia Locale OSPOL




Costituito il Dipartimento Nazionale Precari e Politiche del Lavoro

Il 6 aprile, nella sede nazionale del CSA Regioni Autonomie Locali di Roma, alla presenza del Segretario Generale Francesco Garofalo e dei rappresentanti del Comitato Autonomo Tirocinanti: Patrizia Curcio, Anna Ciancio, Stefania Grasso, Francesca Luise, Antonio Piraino e Pierfrancesco Lincol coordinatore Provinciale CSA–FIADEL delle provincie di Cosenza, Crotone, Reggio Calabria,

si è costituito

in aderenza alla prescrizioni statutarie il “Dipartimento  Nazionale Precari e Politiche del LAVORO”.

Tale iniziativa costituisce un nuovo passo avanti che la nostra O.S. compie per estendere le proprie attività a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici e nel contempo è il segno della fiducia che gli stessi riversano nei nostri confronti.

L’organo di rappresentanza del Dipartimento Nazionale è composto da Pierfrancesco Lincol e Patrizia Curcio,  per conto della Segreteria Nazionale, ed è coordinato e diretto dal Segretario Generale, che si impegna ad investire sia il livello confederale Cisal – alla quale il CSA è aderente – sia a garantire lo sviluppo delle politiche inerenti tale Dipartimento nelle strutture già esistenti,  al fine di costituire un progetto sia di livello Regionale che Nazionale delle politiche occupazionali, utilizzando i fondi previsti dalle normative vigenti per progetti di politiche sociali.

 

Le attività del Dipartimento s’intendono finalizzate alla tutela e salvaguardia della dignità sociale e lavorativa.

Il Dipartimento è parte integrante del CSA e sarà cura dei responsabili, in accordo  con il Segretario Generale, conferire incarichi per completare la definizione e l’ampliamento dello stesso negli organismi preposti.

Per quanto non definito nel presente accordo si rinvia alla piattaforma integrativa.

 




Incontro OO.SS. rappresentative – Unioncamere

RIFORMA DELLE CAMERE DI COMMERCIO

Il 14 marzo 2018 si è tenuto presso Unioncamere Nazionale l’incontro con le OO.SS. rappresentative, il Segretario generale di Unioncamere dott. Tripoli e il dott. Caporale in merito alla Riforma del Sistema camerale.

Il decreto 16 febbraio 2018 del Ministero dello Sviluppo Economico ha definito il processo di riduzione del numero delle Camere di Commercio e relativa razionalizzazione delle sedi e del personale dipendente pur permanendo, al momento, criticità per le Camere di Commercio della Sicilia derivanti da problemi di liquidità. Tra le possibili soluzioni si sta valutando l’istituzione nel 2019 di un fondo ad hoc.

Tra gli argomenti trattati, particolare rilievo è stato dato alla tematica della formazione/riqualificazione professionale dei dipendenti camerali e alla ridefinizione del modello organizzativo delle Camere di Commercio.

Nel 2017 sono stati effettuati corsi di formazione che hanno coinvolto circa 2500 dipendenti camerali.
Nel 2018 la previsione è di coinvolgere nella formazione ulteriori circa 2000 dipendenti con l’obiettivo di proseguire il percorso formativo fino a formare tutto il personale camerale entro la fine del 2019.

La formazione verterà principalmente sui temi dell’alternanza scuola-lavoro e orientamento al lavoro, digitale, internazionalizzazione, patentino digitale, E-gov con l’obiettivo anche di formare nuove professionalità, implementare nuovi strumenti di comunicazione e creare una organizzazione sempre più efficiente.

Conseguentemente alle nuove funzioni assegnate alle Camere di Commercio e ai servizi da erogare sui territori seguirà la definizione del modulo organizzativo con modalità di lavoro e interazione con gli utenti attraverso social network quale canale principale di comunicazione e tramite communities locali quali ad esempio Centri per l’impiego, Aziende, Università etc.

Unioncamere fornirà a breve la situazione relativamente ad eventuali esuberi di personale camerale che potranno essere gestiti con l’istituto della mobilità. Molte Camere di Commercio hanno manifestato l’esigenza di nuove assunzioni di personale anche se al momento permane, fino a tutto il 2019, il blocco delle assunzioni.

Saranno forniti nei prossimi giorni dati relativamente alla situazione delle Unioni Regionali per le quali, ha anticipato Unioncamere, pare non sussistano particolari criticità relativamente al personale dipendente e si sta valutando un coinvolgimento delle stesse in alcune funzioni come ad esempio il turismo e attività Centro Studi come osservatorio, nonché dati sulla nuova mappatura con l’elenco dei servizi che le Camere di Commercio offriranno agli utenti, standard di qualità e valutazione della performance per il raggiungimento dei risultati.

Dipartimento Nazionale Camere di Commercio




Comunicato del Dipartimento Camere di Commercio

Come è noto, in seno al CSA Regioni Autonomie Locali opera da tempo il Dipartimento Nazionale dedicato in modo specifico alle Camere di Commercio, che ha seguito il percorso della riforma effettuando approfondimenti giuridici/legislativi unitamente alla Segreteria Nazionale del CSA, partecipando ad incontri al tavolo nazionale UnionCamere – Sindacati nonchè intervenendo in audizione presso le Commissioni parlamentari incaricate di elaborare la normativa e ponendo in essere iniziative a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema camerale, minacciati da una riforma ingiusta.

Il Segretario Generale CSA, unitamente al Dipartimento Nazionale Camere di Commercio, ha espresso in più di un’occasione la propria totale contrarietà al processo di riforma e rifiutato pubblicamente – unico Sindacato rappresentativo a farlo – di sottoscrivere il verbale di concertazione UnionCamere – OO.SS. che recepiva i piani di razionalizzazione delle Camere di Commercio, in seguito adottati dal Ministero dello sviluppo economico con decreto ministeriale 8/8/2017.

Con il supporto dell’Ufficio legislativo e della Segreteria nazionale CSA Regioni Autonomie Locali è stato redatto e pubblicato uno studio giuridico approfondito sull’impianto normativo della riforma che, tra l’altro, ha evidenziato da subito l’illegittimità costituzionale dell’iter, seguito dal Governo, per mancata intesa con la Conferenza Stato Regioni e non è da escludersi che la posizione assunta dal CSA possa avere ispirato le Regioni interessate a sollevare dinnanzi alla Corte Costituzionale un giudizio di legittimità costituzionale sul riordino del sistema camerale.

A conferma della correttezza di quanto rilevato dalla nostra O.S.  possiamo citare la successiva sentenza n. 261/2017 della Corte Costituzionale, che ha infatti dichiarato incostituzionale il comma 4 dell’articolo 3 del decreto legislativo 219/2016 “nella parte in cui stabilisce che il decreto del Ministro dello sviluppo economico dallo stesso previsto deve essere adottato «sentita la Conferenza Stato Regioni», anziché previa intesa con detta Conferenza”.
Si tratta della norma in base alla quale il Mise ha adottato il citato decreto ministeriale 8/8/2017 che prevede gli accorpamenti, la riorganizzazione del personale e la razionalizzazione delle sedi delle Camere di Commercio.

In buona sostanza la Corte ha affermato che, pur avendo il legislatore correttamente individuato la Conferenza quale luogo più idoneo per l’espressione della collaborazione tra Stato e Regioni, tuttavia non può essere considerato sufficiente il mero parere, come stabilito dalla norma illegittima, ma occorre invece l’intesa con la piena condivisione, da parte di Governo e Regioni, dei contenuti del provvedimento in esame.

Il 21/12/2017 il Ministro dello sviluppo economico ha quindi ripresentato il decreto ministeriale all’esame della Conferenza Stato Regioni allo scopo di raggiungere la prescritta intesa, comunicando nel contempo ai Commissari ad acta incaricati di sospendere le procedure di accorpamento delle Camere di Commercio.

Nella riunione del 11/1 u.s., la Conferenza non ha raggiunto l’intesa sul provvedimento ed essendo trascorsi trenta giorni dalla prima seduta in cui l’oggetto è stato posto all’ordine del giorno, il Consiglio dei Ministri dell’ 8/2 scorso ha deciso, con deliberazione motivata a mente dell’art. 3 del decreto legislativo 281/1997, di autorizzare il MISE ad adottare comunque il decreto ministeriale attuativo della riforma del sistema camerale.

Il 16/2 u.s. il Ministro Calenda ha firmato un nuovo decreto ex comma 4 dell’art. 3 del decreto legislativo 219/2016 che, tra le altre cose, sancisce l’avvio entro il prossimo 1° marzo delle procedure per la costituzione dei Consigli delle Camere accorpande.

E’ tuttavia prevedibile l’apertura di una nuova stagione di ricorsi fondata sulla valutazione della forza dell’intesa che può essere giudicata tale da far decadere l’atto statale adottato nell’eventualità di carenza di acquisizione della stessa.

 

Il Dipartimento Nazionale CCIAA unitamente al Segretario Generale Francesco Garofalo, nel proseguire con le attività intraprese, è parte attiva per la tutela dei diritti dei lavoratori. Nelle prossime elezioni RSU scegli anche Tu il CSA Regioni Autonomie Locali  !!




Polizia Locale: dossier sulle tappe di avvicinamento a Bruxelles

A testimonianza di quanto lunga e paziente sia stata l’azione diplomatica svolta dal Dipartimento Polizia Locale CSA per ottenere dal Parlamento Europeo l’approvazione e il sostegno alla propria Petizione finalizzata all’ottenimento dei diritti già riconosciuti alle altre Forze di Polizia, pubblichiamo la documentazione inerente tutte le iniziative intraprese dal 2014 ad oggi in ambito nazionale e comunitario.

21 maggio 2014     – Incontro Ospol-Antonio Tajani (Ministro europeo)

16 gennaio 2015    – Proclamazione Sciopero Nazionale Polizia Locale per il 12 febbraio 2015

16 gennaio 2015    – Comunicato stampa – Sciopero 12 febbraio 2015

16 gennaio 2015    – Rassegna Stampa Il Messaggero – Lettera 43

13 febbraio 2015    – Immagini della manifestazione CSA-Ospol

20 febbraio 2016   – Notifica proclamazione Sciopero

29 aprile 2016        – Punti di rivendicazione della Polizia Locale

29 aprile 2016        – Sito internet Sciopero Nazionale

13 maggio 2016      – Comunicato del Segretario Generale

13 maggio 2016      – Immagini della manifestazione CSA-Ospol a Roma

18 maggio 2016      – Comunicazione Segretario Generale risultanze Sciopero

19 maggio 2016      – Incontro CSA-Ospol con il Vicepresidente Parlamento Europeo Tajani

25 maggio 2016      – Petizione inviata al Parlamento Europeo

14 giugno 2016       – Accoglimento della Petizione da parte  del Parlamento Europeo

13 aprile 2017         – Comunicazione CSA-Ospol sulla legge “Sicurezza delle città

25 novembre 2017 – Comunicazione CSA-Ospol audizione a Bruxelles

28 novembre 2017 – Comunicato polizialocale.it sulla audizione a Bruxelles

28 novembre 2017 – Comunicato ANSA sulla audizione a Bruxelles