Al via il Consiglio Nazionale FIADEL/CSA a Chianciano

 

Consiglio nazionale FIADEL/CSA-CISAL

Chianciano Terme, 6-9 febbraio 2019

“Lavoriamo per il Cambiamento.

Più innovazione, più diritti, più lavoro, più Europa” 

 

 

 Si apre oggi a Chianciano Terme il Consiglio nazionale del FIADEL/CSA-CISAL, l’unico sindacato autonomo rappresentativo dei comparti Igiene Ambientale e Funzioni Locali. L’edizione 2019 dell’assise, che sarà animata venerdì 8 dalla relazione del Segretario Generale dell’organizzazione, Francesco Garofalo, e dall’intervento del Segretario Generale della CISAL, Francesco Cavallaro, rappresenta una pietra miliare lungo un percorso di crescita ben sintetizzato dallo slogan dell’evento: “Lavoriamo per il cambiamento. Più innovazione, più diritti, più lavoro, più Europa”.

“Il Consiglio 2019 segna l’inizio di un nuovo corso nei rapporti tra lavoratori e azienda – spiega Garofalo –. Grazie anche all’alta rappresentatività dell’organizzazione, ulteriormente rafforzata dalle RSU dello scorso anno, intendiamo essere protagonisti del processo di sviluppo e rinnovamento delle strutture e dei servizi che Stato, enti locali e aziende pubbliche e private mettono a disposizione dei cittadini”. “E’ necessario – continua – superare pregiudizi diffusi e vecchi schemi organizzativi per fornire ai lavoratori strumenti innovativi ed efficaci che, a partire dalla digitalizzazione della PA, garantiscano agli utenti servizi moderni, ma allo stesso tempo economici, veloci ed efficienti”.

Sia sul fronte del CSA Regioni Autonomie Locali, sia su quello della FIADEL, la sfida più importante è rappresentata dall’imminente rinnovo del contratto. “Il nostro impegno come CSA Regioni Autonomie Locali – precisa il Segretario – è volto anzitutto a favorire l’ingresso dei giovani nelle amministrazioni pubbliche locali, a curare la formazione continua del personale e a valorizzare le specifiche professionalità dei dipendenti, lottando contro ogni forma di discriminazione sul posto di lavoro”. “Riserviamo particolare attenzione, in tal senso, alla Polizia Locale – aggiunge –, per cui vogliamo una riforma della legge di settore che garantisca al Corpo migliori condizioni di lavoro e diritti equiparati a quelli delle altre forze di polizia civile. L’iniziativa del nostro Dipartimento Polizia Locale, oggetto di una petizione presentata al Parlamento Europeo nel novembre 2017 e di una recente audizione a Bruxelles, ha raccolto l’attenzione della Commissione Petizioni UE, che ha deciso di approfondire i termini della situazione e lo stato dell’arte della materia con il Governo italiano. Anche il Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha espresso il proprio sostegno alla causa, su cui verrà personalmente coinvolto e aggiornato dalla presidente della Commissione Petizioni, Cecilia Wikström”.

“Sul fronte dell’Igiene Ambientale, d’altra parte – conclude Garofalo –, la nostra federazione, nata cinquant’anni fa a Napoli, punta alla stipula di un contratto unitario di categoria che veda la partecipazione allargata del mondo imprenditoriale. Passaggio fondamentale, questo, per favorire dinamismo aziendale, competitività sul mercato e maggiori garanzie per i lavoratori”.

 




Lettera aperta ai 60.000 Agenti e Ufficiali della Polizia Locale

Le pressioni che il CSA e il proprio Dipartimento Polizia Locale stanno facendo da diversi anni sulla UE per sollecitare un suo intervento sulle istituzioni italiane al fine di ottenere finalmente la parificazione previdenziale, salariale, pensionistica e sostanziale alle Polizie civili dello Stato.

Il 22 gennaio, una nostra Delegazione – a cui rivolgo un sentito ringraziamento per l’impegno che si è assunta – si è recata presso la sede del Parlamento Europeo per una audizione nella quale il sottoscritto, insieme al Presidente Ospol Luigi Marucci, ha nuovamente esposto la problematica relativa al trattamento giuridico e alle condizioni di lavoro delle forze della Polizia Locale e Provinciale, denunciando la grave quanto incomprensibile discriminazione a cui il nostro Corpo è soggetto da oltre 30 anni, e mettendo in evidenza il rischio che questa situazione può ripercuotersi negativamente anche sul  mantenimento dell’ordine pubblico.

Un percorso, quello che stanno svolgendo la Segreteria Nazionale CSA e il Dipartimento Polizia Locale di grande rilevanza politica e sindacale, ma soprattutto di carattere fortemente innovativo, perché mai nessun altro sindacato aveva pensato di rivolgersi alle istituzioni europee per rivendicare i diritti del comparto.

Come ben sapete, è  già da tanti anni che ci stiamo battendo per la modifica della legge 65/86, ma dopo tante vane promesse ci siamo sempre trovati al punto di partenza. Da qui, l’intuizione, mia e del Presidente Ospol Luigi Marucci di tentare la strada dell’Europa, presentando nel 2016 una petizione alla UE, per poi esporla iin Aula nella audizione tenutasi il 25 novembre 2017.

Ma questi sono solo i passi conclusivi di un cammino cominciato nel 2014, con la costituzione del Dipartimento Polizia Locale CSA con presidenza Ospol, e che di seguito ripercorriamo sommariamente:

21 maggio 2014   –   Incontro con l’On.Antonio Tajani (Ministro europeo)

16 gennaio 2015    – Proclamazione Sciopero Nazionale Polizia Locale per il 12 febbraio 2015

20 febbraio 2016   – Notifica proclamazione Sciopero Nazionale

29 aprile 2016        – Apertura Sito internet Sciopero Nazionale

12 maggio 2016     – Manifestazione a Roma

19 maggio 2016     – Incontro con il Vicepresidente Parlamento Europeo Tajani

25 maggio 2016     – Petizione inviata al Parlamento Europeo

14 giugno 2016      – Accoglimento della Petizione da parte  del Parlamento Europeo

13 aprile 2017        – Comunicazione sulla legge “Sicurezza delle città”

25 novembre 2017 – Audizione a Bruxelles

A Bruxelles, abbiamo ottenuto, nell’immediato, piena condivisione delle argomentazioni esposte, da parte del consesso comunitario e dei rappresentanti di tutti i partiti.

Condivisione che è stata quindi formalizzata da un comunicato dall’Eurodeputato Alberto Cirio, di cui riporto i contenuti essenziali.

“La Commissione Petizioni UE ha deciso di approfondire la situazione e di scrivere al Governo italiano per un aggiornamento sulla Riforma della Polizia Locale. Nei prossimi mesi, inoltre, una delegazione internazionale di eurodeputati effettuerà un sopralluogo in Italia per acquisire ulteriori informazioni. Anche il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani ha espresso il proprio sostegno e verrà personalmente coinvolto e aggiornato dalla presidente della Commissione Petizioni Cecilia Wikström.”

Questa è la miglior conferma che potessimo ottenere. Ma adesso che siamo entrati nella fase cruciale dell’iter, sarà nostro dovere seguire tutti i prossimi passaggi  con la massima attenzione e, naturalmente, tenerVi aggiornati sugli sviluppi.

Pertanto, invito tutta la categoria a rimanere al nostro fianco, per portare avanti con maggior forza e partecipazione le prossime iniziative che si intraprenderanno, così come sarà deliberato durante il prossimo Consiglio Nazionale CSA di Chianciano.

 

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo

 




Addio, grande Gegè

Mi è triste il compito di dover annunciare la scomparsa del nostro Presidente Onorario Eugenio Celi. Una figura che rappresenta la storia intera della nostra organizzazione sindacale, essendo stato uno dei primissimi iscritti della nascente FIADEL, nel 1969.

Nel corso degli anni è divenuto Segretario Provinciale e Coordinatore Regionale CSA – cariche che ha mantenuto sino al giorno della sua scomparsa – risultando fra i membri più presenti e attivi del Consiglio Nazionale.

All’inizio degli anni 2000, Gegè, come tutti affettuosamente lo chiamavamo, divenne Presidente Onorario della nostra Federazione, affermandosi da allora come autentico punto di riferimento per i nostri Consigli Nazionali, essendosi fatto carico, in ogni occasione, di condurre i lavori.

E in particolare, non potrò mai dimenticare il suo appassionato intervento in Consiglio Nazionale, quando celebrò la comparsa della nuova bandiera FIADEL, riscuotendo gli applausi e la commozione di tutta l’assemblea.

Anche nel proprio ambito territoriale, Gegè ha saputo riscuotere una stima profonda da parte delle istituzioni e delle altre organizzazioni sindacali, ergendosi a esempio di trasparenza, onestà, fermezza e di cultura sindacale.

Ci auguravamo di poterlo incontrare ancora a Chianciano per potergli conferire un particolare riconoscimento per tutti questi decenni dedicati al sindacato, in concomitanza col 50° anniversario FIADEL.

Purtroppo il destino così non ha voluto, ma vorrei a maggior ragione dedicargli il tributo e l’affetto di tutti coloro che lo hanno conosciuto, a cui aggiungo il mio profondo dolore, da amico e collega.

 

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo




Interventi di Francesco Garofalo e Luigi Marucci a Bruxelles

Proponiamo uno stralcio degli interventi del Segretario Generale e del Presidente Ospol Luigi Marucci all’audizione di Bruxelles del 22 gennaio.

 

 

 




Bruxelles, grande risultato per il Dipartimento Polizia Locale CSA

Si è svolta stamattina presso la Commissione Europea l’audizione inerente le rivendicazioni degli Agenti e degli Ufficiali della Polizia Locale e Provinciale italiani, che da oltre 30 anni chiedono la parificazione previdenziale, salariale, pensionistica e sostanziale alle Polizie civili dello Stato.

Il Segretario Generale Francesco Garofalo e il Presidente Ospol Luigi Marucci  hanno esposto con estrema chiarezza ed incisività la tematica, per altro già nota alla CE, essendo stata questa la seconda audizione a Bruxelles, dopo quella tenutasi il 25 novembre 2017.

“Con questa audizione – afferma Francesco Garofalo – abbiamo non solo rafforzato l’immagine del CSA a livello europeo, ma soprattutto siamo riusciti ad ottenere, da parte del consesso comunitario, la piena condivisione delle nostre argomentazioni.

A tale importantissimo risultato ha naturalmente contribuito  tutta la delegazione CSA presente a Bruxelles, che ringrazio vivamente, con un particolare elogio per il Presidente Marucci, grande promotore dell’iniziativa, e il Responsabile del Dipartimento Polizia Locale CSA Stefano Lulli, che ha curato nei minimi dettagli la parte organizzativa.”

Nei prossimi giorni pubblicheremo ulteriori comunicazioni riguardo l’audizione di Bruxelles.

 

Videointervento di Francesco Garofalo




Accertamento provvisorio rappresentatività: CSA all’8,09%

L’ARAN ha reso noto in data odierna l’accertamento provvisorio della rappresentatività sindacale del comparto Funzioni Locali  per il triennio 2019-21.

Il CSA consolida la propria posizione di primo e unico sindacato autonomo rappresentativo raggiungendo la ragguardevole quota dell’ 8,09% (come media approssimativa).

Tale dato importante è stato raggiunto pur avendo ancora da limare alcune deleghe dei territori, che risultano al di sotto della media, che ci fanno perdere qualche punto sul dato finale.

Nonostante ciò, ritengo che il lavoro svolto sull’intero territorio nazionale,  è stato apprezzabile e soddisfacente.

Pertanto, nel ringraziare tutti i dirigenti ai vari livelli e gli RSU che ancora una volta hanno dato il loro apporto affinchè la nostra organizzazione diventasse unico punto di riferimento del comparto,

ho l’orgoglio di affermare che ora che possiamo guardare al futuro con entusiasmo ancora maggiore per proseguire il nostro percorso di crescita, puntando su traguardi ancora più importanti.

Il prossimo Consiglio nazionale costituirà il momento ideale per avviare un ampio dibattito sulle nostre politiche sindacali,  che dovranno essere principalmente mirate a rafforzare le tutele a favore dei lavoratori e delle lavoratrici, anche attraverso un aggiornamento sostanziale della struttura organizzativa improntato su una maggiore dinamicità e su una presenza sempre più capillare nei luoghi di lavoro.

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo




Il messaggio augurale del Segretario Generale per le festività e il nuovo anno

Con l’approssimarsi delle festività natalizie e della fine dell’anno, ho il piacere di rivolgere a tutti voi, alle vostre famiglie e ai vostri cari i migliori auguri, auspicando buona salute e serenità in famiglia e nel lavoro.

Quello che sta per concludersi è stato un anno molto intenso per la nostra Federazione, considerando non solo il raggiungimento del sospirato traguardo del rinnovo del CCNL, ma altresì il positivo esito delle elezioni RSU negli enti locali che, in abbinamento ai successi riportati in quelle relative all’Igiene Ambientale tenutesi negli ultimi mesi del 2017, ci danno una forza contrattuale ancora maggiore, consolidando la nostra posizione di unico sindacato autonomo rappresentativo di categoria.

In questi mesi abbiamo lavorato alacremente anche su altri fronti, mantenendo le promesse fatte nel Consiglio Nazionale svoltosi a inizio febbraio 2018. Gli obiettivi, infatti, erano e sono molteplici.

Da un lato, sviluppare le strutture territoriali, non solo in funzione dell’ampliamento della base degli iscritti, ma soprattutto nella prospettiva di dare ai lavoratori e alle lavoratrici un segnale di presenza forte di FIADEL e CSA nei rispettivi ambiti, rendendoli punti di riferimento sempre più validi e propositivi.

Dall’altro, implementare anche i servizi messi a disposizione degli iscritti, tenendo presenti le nuove esigenze emergenti e la volontà di compiere quel salto di qualità che ci consenta di intervenire, con tempestività, decisione e professionalità, su tutte le situazioni di criticità che di volta in volta si propongono.

Tutto questo, senza trascurare l’importanza di avere una maggiore presenza in tutti i settori delle Funzioni Locali, di incrementare la nostra azione nell’Area Dirigenza, con la partecipazione alla costituzione di Fedirets, di diventare sindacato di riferimento per il comparto della Sanità, attraverso la costituzione di un nuovo Dipartimento, di dare una svolta reale al mondo del precariato, anche tramite l’istituzione di uno speciale Dipartimento che mette in relazione il precariato stesso con le politiche del lavoro.

Per quanto riguarda il settore Igiene Ambientale, ritengo che il buon lavoro svolto per l’approvazione del Contratto Nazionale dovrà essere ulteriormente rafforzato in chiave di sicurezza sul lavoro e di tutela riguardo le malattie professionali derivanti dai carichi di lavoro, che incidono notevolmente sulla salute dei lavoratori.

Non da ultimo, tengo a sottolineare l’impegno a manifestare la nostra presenza e testimonianza rispetto ai problemi sociali di maggiore emergenza, quali la violenza sulle donne, la lotta alle mafie e alle discriminazioni in senso lato.

In tale azione multi-direzionale, mi conforta il fatto di poter contare sulla nostra Confederazione di riferimento, la CISAL, che è stata ben lieta di ravvivare e implementare il rapporto sinergico già in atto, in funzione degli obiettivi statutari e politici che FIADEL e CSA si pongono, insieme agli altri sindacati aderenti alla nostra Federazione.

Più volte, ho ribadito il nostro ruolo “alternativo” sul fronte sindacale. Essere alternativa non significa semplicemente ragionare e agire in maniera diversa rispetto ai sindacati confederali – che non a caso continuano a perdere iscritti e a volte danno l’impressione di preferire la logica del compromesso a quella del confronto dialettico forte, nell’esclusivo interesse di salvaguardare gli interessi dei lavoratori – ma ancor di più proporre idee nuove, un modello nuovo di sindacato, mettendo da parte i vecchi pregiudizi per avviare un dialogo costruttivo con tutte le entità interessate allo sviluppo delle politiche occupazionali e al benessere delle presenti e future generazioni.

Un discorso, questo, che merita ulteriori approfondimenti, come ho già previsto di fare tanto nel mio Report di fine anno quanto nella relazione che presenterò al Consiglio Nazionale FIADEL CSA che si terrà a Chianciano dal 6 al 9 febbraio 2019.

Nel concludere, vorrei porre l’accento sugli obiettivi più grandi che FIADEL e CSA dovranno continuare a perseguire, e dei quali mi faccio garante nei confronti dei lavoratori.

In primo luogo, predisporre, attraverso i Dipartimenti CSA e il comparto Igiene Ambientale, le nuove piattaforme contrattuali, nell’orientamento di migliorare le condizioni di tutti i lavoratori, per quanto attiene al recupero della dignità, delle rispettive specificità professionali e di quanto perso, non solo in termini economici, nei lunghi anni di vacanza contrattuale.

Inoltre, dovremo dare un contributo fattivo alla crescita del nostro Paese, sempre più affranto da incertezze e conflitti politici, da una crisi economica che sembra essere un tunnel senza uscita, da contraddizioni ideologiche e sperequazioni sociali.

Tutti noi dobbiamo essere consapevoli che il nostro ruolo va oltre quello meramente sindacale, altrimenti rischiamo – come hanno fatto altri – di chiuderci in un bozzolo nel quale rischiamo di rimanere imprigionati.

Con tutti questi auspici, rivolgo, a nome mio personale e del Consiglio Nazionale FIADEL CSA, i più sentiti ringraziamenti ai dirigenti sindacali per il sostegno che ci hanno dato e a tutti gli iscritti per averci dato fiducia, credendo nella nostra lotta.

 

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo




Agenti di Vigilanza Faunistica riconosciuti operatori di Polizia Locale

Il Tar di Alessandria – Sezione Lavoro ha accolto il ricorso presentato da 11 addetti al Servizio Vigilanza Faunistica iscritti al CSA contro la Provincia di Alessandria, riconoscendo loro la qualifica di operatori di Polizia Locale ai sensi dell’art.21 legge 65/86 e condannando la Provincia ad applicare ad essi tutta la normativa regionale in materia di Polizia Locale, e in particolare quella relativa alle uniformi, ai gradi e ai corrispondenti segni distintivi, all’armamento e ai dispositivi di protezione individuale.

 

IL TESTO DELLA SENTENZA




Riunione Dip. Funzione Pubblica – Sindacati Confederali

Il 13 novembre si è svolto l’incontro tra la Ministra della Funzione Pubblica Giulia Bongiorno e i sindacati confederali, per affrontare le tematiche di stretta attualità inerenti il pubblico impiego.

Nel quadro delle riforme inserite nella Legge di Bilancio abbiamo accolto positivamente l’impegno che la Ministra si è assunta di rivalutare il ruolo dei lavoratori pubblici, in uno scenario dove emergono evidenti difficoltà.

La Ministra Bongiono non ha mancato di fare alcuni riferimenti ai continui attacchi che da tanto tempo stanno subendo i lavoratori nella loro reputazione, venendo spesso additati come fannulloni e assenteisti, sebbene certi fenomeni riguardino un piccola minoranza.

In questa azione di rivalutazione bisogna purtroppo tener conto della scarsità delle risorse disponibili, ma ciò non toglie che ci sia una volontà specifica, da parte del Dipartimento FP, di riqualificare professionalmente tutto il personale.

La delegazione da me composta, insieme a un componente CISAL, ha precisato che deve essere priorità assoluta quella di lavorare sulle specificità professionali, rafforzando quanto scritto nell’ultimo Contratto Nazionale, e pertanto il Governo dovrà necessariamente reperire i fondi funzionali a tale orientamento.

Pertanto, pur stanti le difficoltà attuali dell’Aran, è necessario costituire e avviare al più presto la Commissione paritetica sui sistemi di classificazione e specificità del personale prevista dal CCNL Funzioni Locali 2016/18.

Per quanto è emerso dal presente incontro, non abbiamo dubbi che la Ministra manterrà l’impegno affinchè i dipendenti pubblici abbiano la possibilità di recuperare, almeno in buona parte, quanto hanno perso in questi anni, a causa della lunghissima fase di attesa del rinnovo contrattuale e – altro tema fortemente trattato – il conseguente blocco del turnover.

In tal modo, infatti, si potrà tornare a dare ai cittadini servizi sempre più elevati e qualificati.

Inoltre, abbiamo ribadito che dovranno essere discusse alcune modifiche alla legge 150/2000, che ha provocato non pochi danni al pubblico impiego, al DL 165/01 e all’art.23 per la liberazione delle somme  destinate ai nuovi CCDI.

Nei prossimi incontri ci sarà anche la possibilità di affrontare alcune tematiche concernenti il nostro comparto.

Fiduciosi nella svolta che il Governo vuole dare al comparto, da parte nostra continueremo a tenere la guardia alta per affrontare la prossima stagione contrattuale nel miglior modo possibile, dando seguito alle battaglie già svolte dal CSA sui tavoli istituzionali e, naturalmente, insistendo con forza e determinazione sui temi portati sul tavolo di rappresentanza confederale.

 

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo

 




Solleciti per la Commissione Paritetica e il nuovo contratto

La Segreteria Generale ha inviato agli organismi competenti due note per sollecitare, da un lato, la costituzione della Commissione paritetica sui sistemi di classificazione e specificità del personale prevista dal CCNL Funzioni Locali 2016/18, e dall’altro costituzione del tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto Nazionale Funzioni Locali 2019/21.

Nel primo caso è stato nuovamente evidenziato l’inspiegabile ritardo fin qui accumulato rispetto al termine ultimo di 30 giorni dalla firma del Contratto medesimo.

Per quanto riguarda il nuovo CCNL, la preoccupazione manifestata è quella di evitare il ripetersi della lunga fase di attesa che caratterizzò la precedente tornata, al fine di poter dare adeguata tempistica alla trattazione delle numerose tematiche che dovranno essere affrontate.

Tutto ciò, nell’esclusivo interesse dei lavoratori ed alle lavoratrici del Comparto, che attendono con ansia il completamento dei lavori avviati nell’ultima contrattazione per vedere soddisfatte finalmente le loro legittime aspettative.

 

 

Con la presente, inoltriamo formale richiesta di sollecita ,

 




Corte dei Conti: risolta una controversia sulle spese per il personale

(articolo tratto da: www.anutel.it)

Gli aumenti contrattuali sono fuori dal tetto del salario accessorio. A risolvere l’ennesima controversia interpretativa legata alla spesa di personale degli enti locali è la Corte dei conti – Sezione delle autonomie, con la deliberazione n. 19/2018.

La questione riguardava l’inclusione o meno nel limite di cui all’art. 23 del dlgs 75/2017, degli aumenti previsti dal nuovo Ccnl alle voci di cui alle lettere a) e b) dell’art. 67.

In effetti, tutto sembrava chiaro: la dichiarazione congiunta n. 5 prevede espressamente che «In relazione agli incrementi del Fondo risorse decentrate previsti dall’art. 67, comma 2 lett a) e b), le parti ritengono concordemente che gli stessi, in quanto derivanti da risorse finanziarie definite a livello nazionale e previste nei quadri di finanza pubblica, non siano assoggettati ai limiti di crescita dei Fondi previsti dalle norme vigenti».

Dal canto suo, la Corte dei conti – Sezioni riunite di controllo, con la deliberazione n. 6/2018 di certificazione sull’ipotesi di contratto funzioni locali ha statuito che «in merito agli incrementi al Fondo risorse decentrate previsti dalla lettera a) dell’art. 67, comma 2, si dà atto della dichiarazione congiunta, oggetto di specifico errata corrige all’ipotesi in esame, tendente a precisare che tali nuovi oneri «in quanto derivanti da risorse definite a livello nazionale e previste nei quadri di finanza pubblica, non siano assoggettabili ai limiti di crescita dei Fondi previsti dalle norme vigenti».

Ma la Sezione regionale di controllo della Puglia ha sposato una tesi diametralmente opposta: nella deliberazione n. 99/2018/Par si legge, infatti, che «l’art. 23, comma 2, del dlgs 75/2017 è tuttora vigente e si applica anche in rapporto agli aumenti previsti dall’art. 67, comma 2, del Ccnl del personale non dirigente degli enti locali del 21 maggio 2018. Nessuna rilevanza, in senso contrario, può essere attribuita alla dichiarazione congiunta n. 5 (…), non avendo la stessa alcun valore normativo (…)».

La Sezione regionale di controllo della Lombardia (deliberazione n. 221/2018) ha, invece, confermato la tesi dell’esclusione, rimettendo la palla la palla alle Autonomie, che hanno chiuso la partita. Ad avviso del collegio, assume valore dirimente la circostanza che le predette poste suscettive di incrementare stabilmente il fondo trovano la loro copertura nell’ambito delle risorse già destinate ai rinnovi contrattuali dai documenti di finanza pubblica e, di conseguenza, essendo già state quantificate in coerenza con i parametri previsti dagli strumenti di programmazione e di bilancio, non determinano effetti finanziari.

LA DELIBERA DELLA CORTE DEI CONTI – SEZIONE DELLE AUTONOMIE




Convenzione con lo Studio Andolfo

Un ulteriore servizio offerto dalla Segreteria Generale agli iscritti FIADEL e CSA  è la convenzione stipulata con lo Studio Andolfo di Padova, che svolge una serie attività per affrontare svariate problematiche quali, ad esempio, pratiche amministrative, tutela riguardo incidenti stradali, infortuni sul lavoro, ecc.

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Elemento perequativo: il CSA continua a vigilare

Questa segreteria Nazionale sta attentamente monitorando l’iter della MANOVRA FINANZIARIA al fine di garantire lo stanziamento delle somme per il finanziamento, anche per il 2019, dell’ELEMENTO PEREQUATIVO  di cui all’art. 66 del CCNL 21/5/2018.

Si tratta, lo ricordiamo, del bonus extra da 20 euro lordi medi al mese destinato ai dipendenti con un reddito inferiore a 26 mila euro, che in assenza di risorse, potrebbe “scomparire” dalle buste paga già dal 1° Gennaio.

Fino ad oggi nel documento inviato alla Commissione europea è previsto uno stanziamento di 540 milioni di euro per il comparto del pubblico impiego che dovrebbe essere sufficiente a garantire il suddetto bonus.

Abbiamo ovviamente chiesto di impinguare tale fondo al fine di concretizzare le promesse del governo sul rinnovo del contratto per il triennio 2019/2021, consentendo il finanziamento del nuovo sistema di classificazione e la valorizzazione professionale.

Continueremo nella nostra azione e siamo pronti alla mobilitazione se gli impegni non dovessero essere mantenuti.

 




Incontro al Viminale sulla Polizia Locale

Si è tenuta al Viminale nel pomeriggio di venerdì 19 u.s. il Tavolo di confronto tra Sindacati e Associazioni di categoria della Polizia Locale ed il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno On. Carlo Sibilia.

Per il CSA RAL erano presenti tutte le organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e la confederazione, CISAL – ANPOL – FILPM – SIAPOL – OSPOL.

Nell’apertura dei lavori, il Sottosegretario Sibilia, ha invitato i sindacati e le associazioni ad esporre le problematiche della Polizia Locale ed in particolare alle problematiche della legge n. 65 del 1986 “Legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale”.

Durante il giro di tavolo tutte le sigle, sebbene con diverse sfumature, anche sostanziali, hanno fatto emergere le criticità della legge 65/86. Alcune organizzazioni sindacali, pur manifestando tali criticità, hanno puntualizzato che la Polizia Locale deve stare nel contratto privatistico, cioè l’attuale Comparto Funzioni Locali.

Il Segretario Generale del CSA, Francesco Garofalo, nel sintetizzare gli interventi delle sigle di categoria CISAL – ANPOL – FILPM – SIAPOL – OSPOL, ben noti da anni di lotta per una legge di riforma del settore, e dalle dirette istanze delle donne e uomini dei Corpi e Servizi della Polizia Locale – terminologia estensiva alle Polizie Municipali, provinciali, città metropolitane (area vasta) – partecipanti ai due scioperi nazionali indetti dal CSA RAL Dipartimento Polizia Locale il 12 febbraio 2015 e 13 maggio 2016, con manifestazione nella città di Roma, ha fatto rilevare:

I mutamenti sociali del nostro Paese, un’efficace opera di prevenzione alle nuove forme di terrorismo  Internazionale che negli ultimi anni hanno colpito duramente i paesi europei, i decreti legge Minniti e Salvini, nonché le molteplici circolari e decreti del Ministero dell’Interno, che coinvolgono direttamente le donne e uomini della Polizia Locale nella sicurezza integrata al pari delle Forze di Polizia ad ordinamento civile, manifestano la vetustà legge 65/86, cogente per gli anni ’90, superata e discriminante nel nuovo millennio. La Polizia Locale ha un alveo contrattuale naturale – Contratto di diritto Pubblico – con pari trattamento economico e previdenziale, delle Forze di Polizia civili.

Tema affrontato anche nella Commissione UE delle Petizioni dal Dipartimento Polizia Locale CSA, attraverso la petizione 0696/2016, pronunciandosi con una raccomandazione al Governo Italiano inerente l’equiparazione della Polizia Locale d’Italia alle Polizie dello Stato ad ordinamento civile.

Inoltre, si è evidenziato che la Polizia Locale è una e indivisibile. Le diverse locuzioni, Polizia Municipale – Polizia Provinciale – Polizia Città Metropolitana (o, per effetto della soppressione delle province, altre fantasiose terminologie sempre riconducibili alla Polizia Locale: Polizia Guardia Parchi, Polizia Ambientale, ecc..) nella nuova legge di riforma devono essere tutte ricomprese con il termine POLIZIA LOCALE e che l’ambito operativo è solo la “specialità”. Sul punto il Dipartimento Polizia Locale CSA ha presentato appositi emendamenti.

Al termine della riunione il CSA RAL Dipartimento Polizia Locale ha consegnato al Sottosegretario di Stato, On.  Sibilia, un documento condiviso e sottoscritto da tutti i sindacati e associazioni di categoria sopra menzionati, qui allegato.

 

DOCUMENTO CSA CONSEGNATO AL SOTTOSEGRETARIO SIBILIA




Comunicato del Segretario Generale sulla nota di aggiornamento del DEF

La manovra finanziaria che il Governo si appresta a varare, pur contenendo diversi spunti positivi per quanto concerne l’efficientamento della Pubblica Amministrazione e il sostegno agli enti locali, sembra essere priva di un aspetto chiave per tutti i lavoratori dei comparti Funzioni Centrali e Locali: la mancanza di stanziamenti per i rinnovi contrattuali.

Il fatto che solo qualche mese fa siano giunti alla firma i Contratti 2016/18 non giustificherebbe  un eventuale rinvio a tempo indeterminato della nuova trattativa, tenendo presente quanto i lavoratori hanno comunque perduto, e non recuperato, nei lunghi anni di attesa del rinnovo dei CCNL scaduti nel 2009, ed altresì che l’ultima tornata ha lasciato aperti dei vuoti che, secondo gli intendimenti generali, avrebbero dovuto essere colmati proprio con l’imminente riapertura delle trattative.

Le promesse fatte dalla ministra della PA Giulia Bongiorno per far inserire nel DEF un nuovo stanziamento non sono state per ora rispettate e se questa linea di tendenza dovesse essere confermata verrebbero mortificate le aspettative e le professionalità di centinaia di migliaia di lavoratori, che oltre agli aumenti salariali auspicano il riconoscimento delle proprie specificità.

Ben vengano i piani per lo sblocco del turnover e il ricambio generazionale, come previsto dal DDL Concretezza, e per il riequilibrio degli enti locali, il cui decreto è uno dei collegati previsti alla Legge di Bilancio. Ma, prima di tutto, chiediamo coerenza in un progetto che non può seriamente puntare al miglioramento e alla modernizzazione dei servizi pubblici senza prevedere le giuste gratificazioni a chi, questi servizi, deve predisporli e farli funzionare.

Pertanto, anche in considerazione del fatto che la nota di aggiornamento al DEF potrebbe essere rivista, alla luce dei pareri negativi espressi da Ufficio Parlamentare di Bilancio e Bankitalia, auspichiamo che il Governo intervenga tempestivamente per inserire gli stanziamenti in oggetto, facendo fugare il clima di allarme venutosi a creare in questi giorni, così da poter riattivare le trattative sui Contratti in tempi congrui.

 

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo