Guida Ragionata alla Riforma Costituzionale

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GUIDA RAGIONATA ALLA RIFORMA COSTITUZIONALE

 

Opera edita da CSA Regioni Autonomie Locali

A cura del prof. Avv. Nicola Coco (Responsabile Ufficio Legislativo CSA)

Prefazione di Francesco Garofalo (Segretario Generale CSA e FIADEL)

Pubblicazione fuori commercio – Distribuita dalla Segreteria Generale CSA RAL su contributo volontario

 

La “Guida ragionata alla riforma costituzionale” è un’opera realizzata dall’Ufficio Legislativo di CSA Regioni Autonomie Locali e FIADEL, nella prospettiva del referendum che si terrà il 4 dicembre p.v.

Si tratta di un volumetto che tende a colmare quella che, fino ad oggi, è stata una grave lacuna di tutti i dibattiti che si sono sviluppati attorno all’argomento, ovvero l’assoluta mancanza di una riflessione sulle  ricadute della riforma – e delle varie leggi che l’hanno preceduta – sul mondo del lavoro ed in particolare sull’impiego locale pubblico e privato.

 

Infatti, uno dei punti più critici ed allarmanti della riforma è rappresentato dal Titolo V, che contiene tutta una serie di disposizioni volte a svuotare le Regioni delle loro prerogative attuali, aprendo scenari apocalittici di licenziamenti in massa, nell’ordine di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici.

Ma la Guida affronta anche altri profili, non meno inquietanti, del c.d. Decreto Renzi/Boschi: attraverso un lungo lavoro di indagine storica, emerge che la gran parte delle “innovazioni” legislative – da quella elettorale alla ristrutturazione del Senato, alle “corsie” preferenziali per i disegni di legge governativi, ecc. – altro non sono che la riproposizione, addirittura in fotocopia, di passate (e non troppo democratiche) forme di “governabilità, aventi per principio basilare l’egemonia del Potere Esecutivo e per dottrina la concentrazione di tutte le funzioni decisionali.

La scelta per il NO che apre e conclude il testo della Guida è, dunque, saldamente motivata dal trovarsi dinnanzi ad una gigantesca riforma strutturale dello Stato, che rappresenta un vero e proprio attacco alla democrazia e ai diritti del lavoratori, senza dare alcun evidente vantaggio né in termini di risparmio economico né di snellimenti di tipo burocratico.

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Prof. Avv. Nicola Coco – Ha insegnato al Dipartimento di Scienza Giuridiche dell’Università di Roma – La Sapienza, Criminologia e Procedura Penale, ed è stato altresì docente di Istituzioni di Diritto Pubblico alla Scuola di Specializzazione di Medicina Legale presso la stessa Università. Attualmente è responsabile nazionale dell’Ufficio Legislativo CSA.




L’articolo del Il Mattino sul Convegno di Napoli

Pubblichiamo la riproduzione dell’articolo sul Convegno di Napoli scritto da Pierluigi Frattasi, uscito nell’edizione di ieri de Il Mattino

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Il post di De Magistris sulla sua pagina facebook

Il Sindaco De Magistris, subito dopo aver partecipato al Convegno del 7 novembre, ha postato un commento, corredato di foto, sulla sua pagina facebook istituzionale.

https://www.facebook.com/sindacopernapoli/?fref=ts

 




Convegno di Napoli: i ringraziamenti del Segretario Generale Francesco Garofalo

napoli3All’indomani del Convegno tenutosi a Napoli, è con grande piacere che rivolgo a tutte le strutture che vi hanno partecipato, unitamente ai lavoratori e alle lavoratrici, il mio più vivo ringraziamento, perché in tal modo hanno permesso all’evento di acquisire i massimi significati politico-sindacali, e di dimostrare la nostra unità e vera forza al Sindaco De Magistris e al Vicesindaco Del Giudice, che ci hanno onorati della loro presenza.

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Il mio ringraziamento si estende, naturalmente, ai dirigenti, ai lavoratori e alle lavoratrici del Comune di Napoli e dei Comuni limitrofi e ai dirigenti delle aziende partecipate, che in tal modo ulteriormente avvalorato l’importanza del Convegno e della nostra organizzazione completa CSA e FIADEL.

Il principale messaggio, mio e del Sindaco De Magistris, è stato il lancio e la condivisione del progetto di un sindacato libero e di una politica sana che è a favore dei lavoratori e delle lavoratrici, che in questo Paese rappresentano il vero “partito unico della nazione”.napoli10

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Inoltre, ho ribadito con forza che non ci scalfisce minimamente il silenzio delle altre OO.SS. sulle questioni che riguardano il nostro ruolo di organizzazione sindacale, che ha come unico obiettivo la salvaguardia e il mantenimento delle aziende pubbliche e private e dei lavoratori delle Funzioni Locali – che vedono negato il rinnovo del contratto da molti anni –e dell’Igiene Ambientale, il cui contratto nazionale è sì giunto a compimento eliminando il pericolo del Jobs Act, ma tale traguardo è solo temporaneo in quanto il Jobs Act 2 recentemente promulgato può pregiudicare ancora di più il mantenimento occupazionale dei rispettivi lavoratori.

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Quindi, ho insistito sulla necessità di giungere al più presto al rinnovo dei Contratto Nazionale, considerando che quelli in essere impediscono ai lavoratore di avere una propria dignità, e pregiudicano la capacità delle famiglie italiane ad arrivare a fine mese.napoli6

Pertanto, con grande fermezza confermo il nostro NO alla riforma costituzionale, perché svilisce la centralità del nostro lavoro nel corretto andamento dei servizi resi dalle amministrazioni ai cittadini italiani.

CONTINUIAMO IL PERCORSO VERSO LA STORIA!

 

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De Magistris: “Votare No alla riforma per difendere la nostra Costituzione, la più bella del mondo”

Grande partecipazione al Convegno organizzato da CSA e FIADEL a Napoli, apertosi con l’intervento del Sindaco De Magistrs, che ha strappato applausi a scena aperta, elogiando l’operato delle nostre OO.SS. ed in particolare il Segretario Generale Francesco Garofalo e il Segretario Regionale FIADEL Vittorio D’Albero. Ai lavori è intervenuto anche il Vicesindaco Raffaele Del Giudice.

COMUNICATO STAMPA

“Accolgo con soddisfazione lo schieramento per il NO alla riforma costituzionale da parte di CSA e FIADEL, organizzazioni sindacali per le quali ho grande stima, per l’ottimo lavoro che hanno svolto in questi anni a Napoli. Ogni cittadino è una repubblica, e per questo ha il diritto e il dovere di andare a votare. E votare NO significa difendere quella che è la più bella Costituzione del mondo da chi vuole svilirla accentrando in sé tutti i poteri. Questa riforma, infatti, non ha alcun aspetto positivo né per la nazione, né per i cittadini, né per i lavoratori, i quali ultimi sono già stati penalizzati dal Jobs Act e dalla Legge Madia.  Se davvero si voleva puntare al risparmio economico, allo snellimento delle procedure legislative, ad una riorganizzazione coerente del territorio, bisognava seguire ben altre strade, nel rispetto dei valori civili e domacratici.”

Parole che il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha pronunciato oggi al convengo “La riforma costituzionale, un attacco alla democrazia e ai diritti dei lavoratori”, indetto da CSA e FIADEL, unici sindacati autonomi rappresentativi negli enti e nelle aziende delle Funzioni Locali e dell’Igiene Ambientale, per diffondere la propria posizione per il NO alla riforma costituzionale.

“Napoli è un polo importante per la nostra organizzazione – ha affermato il Segretario Generale CSA e FIADEL Francesco Garofalo – e il Sindaco De Magistris, con la sua partecipazione al convegno, ha voluto far sentire la propria voce a fianco delle nostre OO.SS. e di tutti i lavoratori, che hanno bisogno di certezze vere e diritti tutelati.”

Lo schieramento per il No non ha alcun risvolto politico per CSA e FIADEL: “Non ci interessa salire sul carro di quelli che vogliono stroncare il decreto Renzi/Boschi per dare una spallata definitiva al Premier”, ha dichiarato Garofalo. “Noi chiediamo garanzie per i lavoratori e le lavoratrici delle Regioni e del settore privato, e una chiara definizione delle azioni che gli Enti dovranno mettere in atto per mantenerne lo stato occupazionale”.

Ma questa battaglia – ha detto il Segretario Generale – è volta anche evitare l’instaurazione di un “partito unico della nazione”, che nasce dall’ambizione di diventare l’unico partito di riferimento. “Se questa è la strada – ha aggiunto – non mi sorprenderebbe che si arrivasse anche a un “sindacato unico della nazione”, distruggendo la democrazia e il pluralismo sindacale”.

Inoltre, il massimo esponente di CSA e FIADEL chiede la salvaguardia del Contratto Nazionale di Lavoro: “ci opporremo ad oltranza contro soluzioni, come quelle già prefiguratesi, che creino disomogeneità fra le varie categorie di lavoratori, privandoli delle garanzie basilari. E continueremo a prendere le distanze dalle logiche precostituite da altre OO.SS., le quali in questi anni hanno accettato supinamente le linee politiche dei governi che si sono succeduti, sminuendo il ruolo e la centralità del sindacato, quale istituzione”.

Il prof. Nicola Coco, responsabile dell’Ufficio Legislativo CSA/FIADEL e autore della “Guida ragionata alla Riforma Costituzionale” presentata nel corso del Convegno, ha rafforzato i principi espressi da Garofalo, mettendo in evidenza punti estremamente rilevanti della riforma costituzionale a cui, fino ad ora, non è stata data la dovuta attenzione dai media e dai dibattiti referendari, come le radici storiche delle riforme di Renzi e lo stravolgimento del ruolo delle autonomie locali.

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Il Dipartimento Camere di Commercio in audizione

In questi giorni, i Capi Dipartimento Camere di Commercio CSA RAL, Alessandro Tassi e Lucia Grasso, sono intervenuti in audizione presso le Commissioni X (Attività Produttive) di Camera e Senato, per l’esame dello “Schema di decreto legislativo di riordino delle Camere di Commercio, industria, artigianato e agricoltura”.

In entrambe le sedi, i nostri dirigenti hanno esposto i vari punti di criticità del decreto in oggetto, a partire dalle questioni che riguardano la salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori del Sistema camerale, il taglio delle funzioni e delle risorse e il dimezzamento delle Camere di Commercio.

In chiusura, Tassi e Grasso hanno esposto alle Commissioni alcune proposte emendative al decreto stesso.

Nei prossimi giorni pubblicheremo degli approfondimenti a cura dei Capi Dipartimento. Nel frattempo, è possibile prendere visione del testo dell’audizione in Senato e della registrazione video della seduta svoltasi alla Camera nella giornata di ieri.




Garofalo: il “contratto ponte” per i lavoratori del P.I. è innaturale

Con il comunicato allegato, il Segretario Generale Francesco Garofalo ha preso posizione contro il cosiddetto “contratto ponte” prospettato dal Governo tramite l’Aran per dare una soluzione temporanea al problema del rinnovo dei contratti per il lavoratori del pubblico impiego, smentendo categoricamente che vi sia stato un qualsivoglia accordo con le OO.SS. rappresentative.




Lo schieramento delle nostre OO.SS. per il NO alla riforma costituzionale

Il comunicato con il quale il Segretario Generale Francesco Garofalo rende nota ufficialmente la posizione di CSA RAL e FIADEL per il NO alla riforma costituzionale dettata dal Decreto Renzi/Boschi del 12 aprile u.s., in vista del referendum le cui date non sono ancora state rese note.

Per visualizzare il comunicato cliccare qui.

 




Camere di Commercio: proclamazione dello stato di agitazione del personale

In data odierna, il CSA RAL – Segreteria Nazionale ha proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale del Sistema Camerale in reazione al decreto di riforma delle Camere di Commercio approvato, in esame preliminare, il 25 agosto 2016 dal Consiglio dei Ministri, che non offre  alcuna reale garanziariguardo i livelli occupazionali e la razionalizzazione delle dotazioni organiche, e che nella riorganizzazione del Sistema camerale cela tagli lineari ai finanziamenti, alle funzioni e servizi alle imprese, al personale, alle sedi periferiche senza che siano stati attivati tavoli di diretto confronto con i rappresentanti della OO.SS. nazionali maggiormente rappresentative e di fronte al rischio di pesanti ricadute occupazionali.

In particolare, il decreto in oggetto prevede quanto segue:

– riduzione del numero delle Camere dalle attuali 105 a non più di 60, ferme restando la presenza di almeno 1 CdC per Regione e l’accorpamento delle Camere con meno di 75.000 imprese iscritte;

– conferma del taglio del 50% del diritto annuale dal 2017;

– riduzione del numero dei consiglieri: 16 nelle Camere fino a 80.000 imprese e 22 in quelle maggiori;

– limite di due mandati e gratuità degli incarichi negli organi, nonché limiti al trattamento economico di amministratori e dirigenti;

– accorpamento delle Aziende speciali che svolgono compiti simili e razionalizzazione delle partecipazioni.

 




Il cordoglio del CSA RAL per le vittime del terremoto

Il Segretario Generale Francesco Garofalo esprime, a nome di tutta la O.S., il proprio dolore e cordoglio per la tragedia che ha colpito il Centro Italia, mietendo tante vittime innocenti e provocando immane angoscia per le migliaia di famiglie coinvolte.lutto




Napoli: un altro grande successo per il CSA RAL

Il CSA RAL continua a fare la storia! In data odierna il quotidiano Il Mattino di Napoli ha dato ampio risalto alla notizia dell’avviamento delle pratiche per il passaggio al CSA di oltre un migliaio fra agenti di polizia locale e operatori cimiteriali, già iscritti al DICCAP, il maggiore sindacato del Comune di Napoli.

Come ha dichiarato a Il Mattino il Segretario Generale Francesco Garofalo, “contiamo di chiudere la prima fase tra la fine di agosto e i primi di settembre, con le prime 1300-1500 tessere. Attualmente il CSA, a livello nazionale, è il sindacato più forte della Polizia Locale e dei dipendenti delle altre categorie delle Funzioni Locali”. ” E ha quindi aggiunto: “Col passaggio dei nuovi tesserati saremo il primo sindacato del Municipio partenopeo e copriremo tutte le branche dell’amministrazione.”

Il punto di forza del CSA – ha sottolineato la testata napoletana – sta nel fatto che nell’accertamento di rappresentatività per il triennio 2016/1918, esso si è piazzato quarto dietro la “triplice”, “superando con 13.847 deleghe, il DICCAP, fermo a 8326. Solo i primi quattro avevano diritto alla rappresentatività. La conseguenza è che il DICCAP, che in passato si era avvaldo della delibera 15 dell’ARANche consentiva a chi aveva firmato i contratti giuridici, che erano bloccati, di poter partecipare ai tavoli di trattativa a livello territoriale provinciale, adesso non può più farlo.”

“L’ARAN – ha ulteriormente evidenziato Garofalo – ha certificato che il CSA è l’unica organizzazione sindacale autonoma rappresentativa, accanto a CGIL, CISL e UIL, nel comparto Funzioni Locali, che tiene assime i dipendenti di Regioni ed Enti Locali.”

Per essere ancora più chiaro, Garofalo ha specificato che non si tratta di un’aggregazione di sindacati ma di un traghettamento di tessere, e che “i lavoratori stanno già passando spontaneamente con nuovi tesseramenti, non solo dal Diccap ma anche da altre organizzazioni sindacali. Per quanto riguarda i delegati, passeranno col CSA tutti gli eletti nelle RSU delle precedenti elezioni. A fine agosto presenteremo alla amministrazione comunale il quadro completo dei dirigenti locali.”

Confermati – aggiunge Il Mattino – per l’ottimo lavoro svolto il segretario provinciale Salvatore Mauro e il Coordinatore regionale CSA e FIADEL Vittorio D’Albero, ai quali probabilmente si affiancheranno altre figure.

Per quanto riguarda l’appellativo di “sindacato giallo” attribuito al DICCAP, Garofalo ha tagliato corto: “‘ una cultura che non ci appartiene,  il CSA guarda esclusivamente alle politiche che sono vicine ai lavoratori. Se il Comune prosegue su questa strada, noi collaboreremo con spirito costruttivo, altrimenti assumeremo le nostre determinazioni.Ma con l’amministrazione c’è l’intesa per fare un buon lavoro.”

Nella stessa pagina, Il Mattino ha pubblicato un altro articolo, consultabile tramite questo link, nel quale vengono svelati i retroscena dell’operazione, che si è potuta realizzare anche grazie ai buoni uffici del Capitano Gennaro Martinelli, a cui Garofalo ha rivolto un sentito tributo.




Il Report politico-sindacale gennaio/luglio 2016 della Segreteria Generale

Pubblichiamo il Report predisposto dal Segretario Generale – in collaborazione con l’Ufficio Stampa – relativo al periodo gennaio/luglio 2016,  per fornire ai dirigenti sindacali un quadro aggiornato e dettagliato della situazione politica e sindacale, che potrà tornare utile anche in vista delle prossime battaglie che questa O.S. dovrà affrontare.

Cliccare qui per accedere al documento




Garofalo: Stanziamenti insufficienti per il rinnovo dei contratti dei dipendenti delle PA

L’incontro fra la ministra della Pa Marianna Madia e le organizzazioni sindacali tenutosi il 26 luglio costituisce la prima tappa verso la stesura dell’atto di indirizzo in vista della Legge di Stabilità, e, al tempo stesso verso la predisposizione del Testo unico del pubblico impiego, che fa parte delle deleghe assegnate dalla Legge Madia al Governo, da ultimare entro il prossimo mese di febbraio.

“Prendiamo atto – afferma il Segretario generale CSA Francesco Garofalo – che il Governo ha mantenuto l’impegno di riaprire il dialogo con le OO.SS. all’indomani della riforma dei comparti, ferma restando la priorità assoluta di affrontare il rinnovo dei contratti, questione che è ferma da 7 anni.

D’altra parte, se è vero che nella Stabilità saranno stanziati soltanto 300 milioni per supportare questa operazione, il mio timore è che si possa giungere ad una soluzione monca, che può accontentare solo una ristretta fascia di lavoratori. Analogamente, per i premi di produttività ritengo che debba essere assolutamente superato il tetto del 25% previsto dalla legge 150.

Non meno rilevante è la necessità di evitare provvedimenti – come quelli adottati dai Comuni di Roma, Firenze, Milano, ecc. e da ultimo dal  Comune di Venezia – che riformano unilateralmente i contratti decentrati, e di dare una risposta concreta alle legittime aspettative della massa dei precari che gravita nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni.

Come Segretario Generale del maggiore sindacato autonomo a difesa dei diritti dei lavoratori delle Funzioni Locali, ribadisco quanto ho più volte fatto presente agli organismi competenti: che i dipendenti del comparto hanno subito sin troppo a lungo le conseguenze dell’inerzia della politica nazionale che negli anni ha negato l’adeguamento delle buste paga al costo della vita, non tenendo conto degli adeguamenti normativi successivamente intervenuti, e delle amministrazioni locali, che hanno ridimensionato i contratti decentrati, eludendo altresì diverse voci della parte variabile del salario accessorio.

Pertanto, il tavolo di discussione apertosi mercoledì scorso potrà  avere un positivo proseguo solo se il Governo terrà conto di tutte queste problematiche, da cui in buona parte dipende il futuro di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici, e delle loro famiglie.”